Conservatorio Francesco Cilea: differenze tra le versioni

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Il '''Conservatorio Francesco Cilea''' è un [[conservatorio]] statale italiano ed ha sede a [[Reggio Calabria]] (in Via Aschenez prolungamento, 1).
 
Fondato nel [[1927]] e oggi intitolato al compositore calabrese [[Francesco Cilea]], è uno dei più antichi [[conservatorio|conservatori]] statali del [[Sud Italia]] ed ha sede a [[Reggio Calabria]]. Fu il primo conservatorio istituito in [[Calabria]], quindicesimo tra i 57 conservatori d'[[Italia]], l'unico tra [[Napoli]] e [[Palermo]] fino al 1970.
 
È stato diretto, tra gli altri, da Alessandro Cicognini, Terenzio Gargiulo, Paolo Renosto.
 
Nel 2005 contava circa 800 studenti e 98 docenti.
Comprende oggi circa 1000 studenti in 98 cattedre ed attività artistiche di ricerca. É dotato di una sala concerti molto attiva.
Nel 1994 ha dato avvio alle pubblicazioni con un'antologia di studi su Francesco Cilea in occasione del trentennale della istituzione del nostro Conservatorio, per poi avviare con continuità l'organizzazione di convegni su Nicolò Jommelli e Giacomo Francesco Milano. Nel 2000, in occasione del cinquantenario della morte del compositore, ha dedicato un convegno a Francesco Cilea; nel 2001 alla polifonia sacra rinascimentale e barocca dell'area del Mediterraneo; nel 2002 ha organizzato il primo simposio su Leonardo Vinci; nel 2003 ha preso in esame la Serenata in età barocca; nel 2004 i lavori hanno riguardato i problemi connessi con l'edizione critica di opere della prima metà del Settecento.
Tutte queste manifestazioni hanno visto il coinvolgimento del Conservatorio nelle sue varie articolazioni e l'attività di ricerca è stata accompagnata da quella didattica, anche con l'intervento di eminenti studiosi, e dalla produzione artistica con l'esecuzione - da parte dell'orchestra del Conservatorio e di singole formazioni vocali e cameristiche - di opere, quasi sempre in prima esecuzione moderna, dei compositori oggetto di studio. Basti ricordare la Suite orchestrale e il Concerto per violino di Cilea, la Messa in la maggiore di Leonardo Vinci, la Salve Regina e una silloge di arie tratte da opere di Giacomo Francesco Milano, l'esecuzione a Palermo, su invito degli Amici del Teatro Massimo, della Betulia liberata di Nicolò Jommelli, la proposizione di mottetti di Giandomenico Martoretta e dell'oratorio Il Diluvio universale di Michelangelo Falvetti, di cui ha realizzato la pubblicazione; l'esecuzione di una serenata di Alessandro Scarlatti. Ha condotto ricerche specifiche sui musicisti calabresi, su Michele Valensise, sulla vita musicale a Reggio nel passato; ha organizzato una mostra permanente.
A testimonianza della qualità della ricerca dispiegata, gli atti dei convegni pubblicati dal Conservatorio di Reggio Calabria sono stati segnalati, presi in esame e recensiti positivamente dalle principali riviste italiane e internazionali di musicologia, come la Rivista italiana di musicologia, Musica, Music and Letters (la prestigiosa rivista della Oxford University Press), Notes. Numerose volte le relazioni contenute nei volumi degli atti sono state oggetto di citazione e apprezzamento.
Ha condotto le attività di ricerca anche con il coinvolgimento di altre istituzioni, che le hanno patrocinate o vi hanno partecipato direttamente: la Società Italiana di Musicologia, le Università di Messina e Palermo, il Conservatorio "A. Corelli" di Messina, l'Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese, l'Istituto per lo Sviluppo Musicale del Mezzogiorno. Le manifestazioni hanno attirato l'attenzione degli organi di stampa e televisivi: oltre le testate giornalistiche locali, anche RAI International ha avuto modo di occuparsi delle attività del Conservatorio di Reggio Calabria.
 
== Voci correlate ==