Basilio Cascella: differenze tra le versioni
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Basilio Cascella è stato attivo dalla fine del [[XIX secolo]] alla metà del [[XX secolo]].
Attivo sin dalla giovinezza, frequentò la scuola serale degli Artieri di Pescara e lavorò come apprendista nello stabilimento tipografico Luigi Salomone. Dal [[1879]] si stabilisce a [[Napoli]] ed entra in contatto con molti altri artisti, tra cui [[Domenico Morelli]] e [[Francesco Paolo Michetti]]. La sua opera si rifà esplicitamente al Verismo. Le sue attività creative sono molteplici: pittore, grafico ed illustratore. Si trasferisce successivamente a [[Milano]] dove apre uno stabilimento litografico d'illustrazione. Lavora come grafico pubblicitario e partecipa con alcune opere all'Esposizione Nazionale Artistica di [[Torino]] del [[1884]], a quella di [[Venezia]] del [[1887]], a quella di [[Londra]] del [[1888]] e a quella di [[Palermo]] del [[1891]]. Tre dei suoi figli, [[Tommaso Cascella]], [[Michele Cascella]] e [[Gioacchino Cascella]] continueranno l'opera paterna. Cascella si trasferisce a [[Pescara]] e il [[30 gennaio]] [[1895]] il consiglio comunale della città delibera la cessione di un terreno per permettergli di costruire uno stabilimento litografico e di pittura.
Nel [[1899]], dopo aver raccolto attorno a se un cenacolo di scrittori ed artisti locali, Cascella pubblica il primo numero della rivista “L'illustrazione abruzzese”. Tra i collaboratori spicca [[Gabriele d'Annunzio]]. Altri stimoli alla rivista vengono dalle ricerche sul [[folklore]] di [[Antonio De Nino]] e [[Gennaro Finamore]].
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