Olivetti Programma 101: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
prosa
Riga 1:
L''''Olivetti Programma 101''' o '''P101''' è un [[Computer|calcolatore]] da scrivania, con [[stampante]] integrata, sviluppato dalla [[Olivetti]] negli anni tra il [[1962]] e il [[1964]]. Di design avveniristico per l'epoca, può essere considerato il primo ''[[Personal Computer]]''.
{{quote|Nel 1965 non esisteva l'idea stessa di strumento di elaborazione " personale ", con programma, supporto magnetico per l'ingresso e l'uscita dei dati e delle istruzioni, totalmente autosufficiente, da mettere sulla scrivania di un qualsiasi impiegato di un ufficio. Potevamo pensare che la macchina avrebbe potuto più facilmente essere accolta negli ambienti tecnico-scientifici, ma anche lì c'era il timore che questi fossero abituati ad usare strumenti di elaborazione più potenti, anche se più scomodi e meno accessibili. Questi ambienti avrebbero rappresentato comunque un mercato abbastanza limitato.|Pier Giorgio Perotto, 1995, ''cit.''}}
 
{{quote|Si può dire che più che venduta veniva risucchiata dal mercato; e questo per il personale di vendita, abituato a sudare sette camicie per vendere un prodotto tradizionale, risultò un fatto assolutamente imprevisto e piacevole.|Pier Giorgio Perotto, 1995, ''cit.''}}
 
Presentato alla fiera di [[New York]] del [[1965]], riscosse un notevole interesse ed ebbe un buon successo di vendita grazie anche al suo costo relativamente limitato (3.200[[dollaro|$]] contro i 25.000$ di un [[PDP-8]]) e programmabilealla sua programmabilità senza l'intervento di tecnici,: in pochi anni ne furono venduti 44.000 esemplari in tutto il mondo, il 90% dei quali negli [[Stati Uniti]].
Le caratteristiche della macchina, potenzialmente rivoluzionarie, non vennero però percepite dai vertici aziendali, orientati ancora al rilancio della propria tecnologia meccanica.
 
La denominazione di ''Personal Computer'' non va ovviamente intesa secondo l'accezione odierna, ma con il significato di macchina da calcolo per uso personale, che possiede un set di [[istruzione (informatica)|istruzioni]] interne ben definito, (che lo classificano come computer), maanche se la [[memoria]] per i dati temporanei e le [[Costante|costanti]] è molto limitata e l'informazione minima chegestibile può gestirenon è un numero a 11valore [[digitSistema numerico binario|binario]] ema non un valorenumero a 11 [[Sistema numerico binario|binariodigit]].
 
Progettata dall'Ing. [[Pier Giorgio Perotto]] alla [[Olivetti]] di [[Ivrea]], il Programma 101 era in grado di fare le 4 operazioni oltre alla [[radice quadrata]].
Riga 13:
La memoria era organizzata in 10 [[Registro (informatica)|registri]], 3 dei quali di calcolo, 2 di memoria ed altri 3 di memoria dati e/o memoria di programma (ripartibili a seconda dell'esigenza). Gli ultimi due erano riservati alla memorizzazione del programma.
 
La stampa avveniva su un nastro di carta ede i programmi potevano essere registrati su schede delle dimensioni approssimative di 10 cm × 20 cm che recavano due piste magnetiche leggibili una alla volta, inserendo la scheda prima in un senso, poi nell'altro.
 
La memoria di lavoro era costituita da una linea [[magnetostrittiva]] e l'[[elettronica]] era realizzata a componenti discreti ([[transistor]] e [[diodo|diodi]] montati su schede in [[Resine fenoliche|resina fenolica]]: i [[microprocessore|microprocessori]] non esistevano ed i [[circuito integrato|circuiti integrati]] erano ai primordi).
 
Lavorava con la [[precisione]] di 22 cifre a virgola fissa e 15 cifre decimali.
Riga 34:
Il progetto della carrozzeria, in un primo tempo affidato a [[Marco Zanuso]], fu riaffidato a [[Mario Bellini]], all'epoca giovane architetto, e il risultato fu talmente ergonomico ed innovativo per i tempi, che valse all'azienda l'''Industrial Design Award''. Alcuni esemplari di P101 sono infatti esposti in musei come esempi di design innovativo<ref>{{cita web|url=http://www.powerhousemuseum.com/collection/database/?irn=378406|titolo=Powerhouse Museum Collection|accesso=18 dicembre 2008}}</ref>.
 
Il brevetto su soluzioni tecniche aadottate bordo deldal P101 fu violato dalla società statunitense [[Hewlett Packard]] nellacon la sua [[HP9100]]; ammettendo il fatto, l'HP accettò nel [[1967]] di versare 900.000 dollari di [[royalties]] alla Olivetti<ref>{{cita web|url=http://people.na.infn.it/~murano/SICSI-VIII/Graziano.pdf|titolo=Adriano Olivetti e Piergiorgio Perrotto
La continuità in 7 passi|accesso=31 agosto 2009}}</ref>.
 
Pier Giorgio Perotto aveva brevettato la Programma 101, ma vendette i diritti alla Olivetti per la somma simbolica di un dollaro. Egli stesso afferma che "mai un dollaro fu speso meglio da un'azienda"
 
== Note ==