Lectio difficilior potior: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
fornisco di fonti da en.wiki e continuo la traduzione
m html ccel.org/ccel/scrivener/ntcrit1 Scrivener A Plain Introduction to the Criticism of the New Testament
Riga 5:
È un principio interno alla [[filologia]], indipendente cioè dai criteri di valutazione in cui una particolare ''[[lectio]]'' viene trovata.<ref>Emanuel Tov, "Criteria for Evaluating Textual Readings: The Limitations of Textual Rules" ''The Harvard Theological Review'' '''75'''.4 (October 1982, pp. 429-448) especially pp 439ff.</ref>
 
Tale principio fa parte di un corpo di criteri stabiliti nel [[XVIII secolo]], nel contesto della battaglia culturale [[Illuminismo|illuminista]], orientata a fornire una base neutra per la scoperta dell<nowiki>'</nowiki>''[[Urtext]]'', superando il peso dell'autorità e delle tradizioni. Il principio venne per la prima volta elaborato compiutamente da [[Johann Albrecht Bengel]], nel suo ''Prodromus Novi Testamenti Graeci Rectè Cautèque Adornandi'' ([[1725]]) ed impiegato concretamente nel suo ''Novum Testamentum Graecum'' ([[1734]]).<ref>[[Frederick Henry Ambrose Scrivener]], ''[http://www.ccel.org/ccel/scrivener/ntcrit1 A Plain Introduction to the Criticism of the New testamentTestament]'' (edizione di Edward Miller, ed. George Bell e figli, New York, 1894, [http://www.ccel.org/ccel/scrivener/ntcrit2/Page_247.html vol. II, p. 247]), citato da [[William Laughton Lorimer|W.L. Lorimer]], "Lectio Difficilior", in ''The Classical Review'' 48.5 (Novembre 1934 - 171).</ref> Fu poi divulgato da [[Johann Jakob Wettstein]], a cui è spesso attribuito.<ref>E.g. by [[H. J. Rose]] in ''The Classical Review'' '''48''' (126 note 2, corrected by Lorimer 1934.</ref>
 
==Note==