Mosè: differenze tra le versioni
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Fermatosi presso un pozzo, Mosè incontrò le sette figlie di Jethro, sacerdote di Madian, e le difese dall'assalto di alcuni pastori prepotenti. Le giovani, grate al loro difensore, lo presentarono al padre che lo invitò a rimanere con loro. A Madian, Mosè divenne pastore al servizio del sacerdote e sposò la figlia di questi, Zippora, dalla quale ebbe due figli: Gherson ed Eliezer<ref>{{passo biblico|Es2,16-22}}</ref>.
Portando ai pascoli del monte Oreb i greggi, Mosè fu attratto dal meraviglioso prodigio d'un roveto che ardeva ma non si consumava; da questi giunse una voce che gli ordinava di togliersi i sandali poiché calpestava una terra sacra<ref>{{passo biblico|Es3,1-6}}</ref>, rivelandosi poi come il Dio dei patriarchi d'Israele che, avendo ascoltato il grido degli schiavi, aveva deciso di liberarli e condurli in una terra "''dove scorre latte e miele''"<ref>{{passo biblico|Es3,8}}</ref>. Mosè, ricevuto l'ordine di essere guida degli israeliti, rifiutò dapprima, per paura, l'incarico, chiedendo quale fosse il nome di Dio e come avrebbe potuto convincere il suo popolo che lui stesso l'aveva mandato per riscattarli. "''Io sono colui che sono''"<ref>{{passo biblico|Es3,14}}</ref> [[File:Vitrail Arbre de Jessé Notre-Dame de Paris 20109 04.jpg|200px|left|thumb|Mosè e il roveto ardente, vetrata di [[Notre Dame]], [[Parigi]]]]fu la risposta proveniente dal roveto, che indicò inoltre al profeta i segni da dare agli israeliti: il suo bastone si tramutò in serpente, la mano divenne lebbrosa, l'acqua si trasformò in sangue<ref>{{passo biblico|Es4,3-9}}</ref>. Tormentato dall'angoscia, Mosè rispose di non essere in grado di parlare in presenza del faraone poiché impacciato; Dio dichiarò dunque di affiancargli il fratello Aronne<ref>{{passo biblico|Es4,14-16}}</ref> affinché lo assistesse e parlasse al suo posto nei momenti di difficoltà.
Tornato da Jethro, Mosè narrò ciò che era accaduto e chiese il permesso di partire con la moglie ed il figlio verso l'Egitto. Un curioso incidente però turbò il suo viaggio: “''nel luogo dove pernottava''”<ref>{{passo biblico|Es4,24}}</ref> fu colpito da un male che mise la sua vita in pericolo, segno di una sanzione celeste. La ragione che ne emerge è il fatto che egli aveva ritardato, per suo figlio e forse anche per sé, il rito della circoncisione, segno fisico dell'Alleanza stipulata da Dio con la stirpe di [[Abramo]]<ref>{{passo biblico|Gn17,10}}</ref>. Forse Mosè, diventato genero del sacerdote di Madian, si era limitato ad adeguarsi al costume madianita secondo il quale, come presso altri popoli vicini, questa pratica fungeva da rito di iniziazione che segnava l'accesso all'età nuziale ed era dunque riservata ai giovani giunti alle soglie dell'età adulta e non a neonati di otto giorni.
L'inserimento di questa non chiara vicenda nel racconto certamente invoca il rispetto rigoroso dei costumi in uso in Israele ai tempi della redazione definitiva del testo sacro, operata in ambiente sacerdotale e in seguito scrupolosamente adottata. La minaccia si allontana immediatamente non appena l'ordine viene ristabilito: fu la stessa Zippora ad eseguire su Gherson l'operazione rituale<ref>{{passo biblico|Es4,25}}</ref>.
L'antico proscritto fece così ritorno in Egitto. Aronne ispirato a questo fine, gli andò incontro nel deserto e ne ricevette le istruzioni divine inerenti il suo ruolo di coadiutore
==== Ritorno in Egitto ====
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