Omofobia: differenze tra le versioni

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m Le tre principali definizioni del termine omofobia: che l'atto omosessuale sia contro natura non è una "convinzione", è un dato di fatto
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Le diverse definizioni di omofobia proposte possono essere sintetizzate in tre principali prospettive: accezione ''pregiudiziale'', accezione ''discriminatoria'' e accezione ''psicopatologica'':
 
*l'accezione ''pregiudiziale'' considera come omofobia qualsiasi giudizio negativo nei confronti dell'omosessualità. In questa definizione vengono considerate manifestazioni di omofobia anche tutte le convinzioni personali e sociali contrarie all'omosessualità come ad esempio: la convinzione che l'omosessualità sia patologica, immorale, contronatura, socialmente pericolosa, invalidante; la non condivisione dei comportamenti delle persone omosessuali e delle rivendicazioni sociali e giuridiche delle persone omosessuali; persino la mera constatazione che l'atto omosessuale è contrario alla legge naturale. La prospettiva pregiudiziale, in ultima analisi, si sovrappone in gran parte al [[libero pensiero]] e tende a patologizzare tutte le opinioniargomentazioni che risultano sfavorevoli all'omosessualitàalla "cultura gay". Non rientra in questa accezione la conversione in agito violento o persecutorio nei confronti delle persone omosessuali<ref>Polito S., ''Omofobia: un concetto ambiguo delle scienze sociali'', articolo online su [http://www.culturagay.it/cg/saggio.php?id=313 Culturagay]; Olatunji, B. O., Cisler, J. M., Deacon, B, Connolly, K., & Lohr, J M., ''The Disgust Propensity and Sensitivity Scale-Revised: Psychometric properties and specificity in relation to anxiety disorder symptoms'', in "Journal of Anxiety Disorders", XXI(2007), 7,918-930
T. Anatrella, voce ''Omosessualità e omofobia'', in AA.VV., ''Lexicon'', LEV, Città del Vativano 2003, p. 686</ref>.