Labyrinth - Dove tutto è possibile: differenze tra le versioni

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Benché principalmente sia visto come un film per bambini, Labyrinth può anche essere interpretato come un racconto simbolico della (non-)accettazione di una giovane ragazza della sua maturità e della sua sensualità. Jareth fa ogni cosa che Sarah gli chiede (come portare via suo fratello) e in quel senso il suo ruolo può essere interpretato come un mentore per Sarah per farle scoprire di essere una giovane donna matura. La scena della sala da ballo, un esempio del potere sensuale che Jareth ha su Sarah, è simbolico del modo in cui Sarah è confusa e riluttante ad accettare il suo nuovo ruolo di giovane donna contro quello di ragazza immatura.
 
Le scene all’inizio e alla fine del film rivelano che la maggior parte dei personaggi che Sarah incontra rimandano a giocattoli, poster ecc. della sua stanza: per esempio una statuetta di legno raffigurante Gogol, un gioco da tavola con le forme di un labirinto, un [[carillon]] con una bambola danzante che indossa il vestito che indosserà Sarah nella sala da ballo, il quadro appeso nella cameretta raffigurante l'opera di Escher "Relatività". Più importante di tutti, i ritagli di giornale della vera madre di Sarah, che era un'attrice, mostrano che lei ebbe una relazione con il suo partner del [[teatro]]; l’immagine di Bowie fu usata in quelle foto per evidenziare come Sarah desideri essere corteggiata dall’uomo che amava sua madre.
 
Tutto questo fa capire che il mondo del labirinto è forgiato dall’immaginazione di Sarah.