Segno di Babinski: differenze tra le versioni

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In [[medicina]], ed in modo particolare in [[neurologia]], il '''segno di Babinski''' indica la presenza di una lesione a carico del [[sistema corticospinale|tratto corticospinale]].
 
== Storia ==
È stato individuato dal neurologo francese [[Joseph Babinski]] ([[1857]]-[[1932]]).
La prima descrizione completa di questo fenomeno fu pubblicata dall'autore nel [[1898]] (<ref>Babinski J., ''Du phénomène des orteils et de sa valeur semiologique''. Semaine Médicale, 1898;, 18:, 321–2)</ref>. Questo sarebbe il primo studio in cui viene posta in relazione l'estensione dorsale dell'[[alluce]] con una lesione del tratto piramidale.
 
[[Immagine:Babinski's sign01.jpg|thumb|200px|Segno di Babinski.]]
 
== Metodo ==
Il [[riflesso]] cutaneo plantare si evoca strisciando una punta smussata lungo il margine laterale della pianta del [[piede]], partendo da sopra il [[tallone]], e portandola verso la parte supero-interna fino al primo [[metatarso]]. Nell'adulto, in condizioni di normalità, si induce la flessione plantare delle dita del piede. In presenza di lesioni a carico del [[Sistema piramidale|sistema corticospinale]], lo stesso stimolo evoca l'estensione dorsale dell'alluce e l'apertura "a ventaglio" delle altre dita, determinando quindi l'inversione del riflesso cutaneo plantare. Tale fenomeno si chiama appunto "segno di Babinski".
Altre manovre [[Semiologia|semeiologiche]] sono in grado di elicitare l'estensione dell'alluce, ed hanno lo stesso significato del segno di Babinski. Queste sono il segno di Oppenheim (che si evoca strisciando il proprio pollice unito all'indice lungo la cresta tibiale del paziente, partendo dal ginocchio verso il piede) ed il segno di Chaddock (che si elicita strisciando una punta smussa lungo il margine del [[malleolo]] esterno verso la parte anteriore del piede).<br /> Nei casi dubbi è possibile combinare in maniera sinergistica la manovra di Babinski con quella di Oppenheim, inducendo un rinforzo della risposta in estensione dorsale.
 
== Significato patologico ==
Tale risposta anomala sarebbe dovuta al mancato controllo, da parte dei centri nervosi superiori lesionati, del riflesso spinale di allontanamento dagli stimoli nocivi. In accordo con tale ipotesi, è da notare che nei neonati, nei quali lo sviluppo del sistema nervoso centrale non è ancora completo, il riflesso plantare cutaneo è normalmente in estensione dorsale (come del resto può avvenire in alcune fasi del sonno in cui si allenta il controllo corticale sui riflessi). La risposta in flessione plantare è generalmente evocabile in soggetti di età superiore ad un anno. Alcuni autori sostengono che questa particolarità sarebbe stata nota anche al [[Botticelli]], il quale l'avrebbe raffigurata in un'opera riportata in un articolo del "Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry" nel terzo2002.<ref>''AA. VV., [http://jnnp.bmj.com/cgi/reprint/73/4/360 The Babinski sign]'', Lance J Neurol Neurosurg Psychiatry, 2002; link73: esterno360-362.</ref>
 
==Note==
== Collegamenti esterni ==
<references/>
Articolo pubblicato nel 1956 sulla rivista "Brain"[http://brain.oxfordjournals.org/cgi/reprint/79/4/529?ijkey=f14ab375b0b5a34102346b21cb2b4735c0caee07&keytype2=tf_ipsecsha]
 
== Bibliografia ==
Articolo pubblicato nel 1959 sulla rivista "Brain"[http://brain.oxfordjournals.org/cgi/reprint/82/3/321?ijkey=92aff6b6190f5c8925f95178f58f348d6b9db456&keytype2=tf_ipsecsha]
* {{cita libro | cognome= Hauser | nome= Stephen L. | coautori= | titolo= Harrison: Neurologia clinica | editore= McGraw-Hill | città= Milano | anno= 2007| id= ISBN 978-88-386-3923-4}}
 
== Collegamenti esterni ==
* Articolo pubblicato nel 1956 sulla rivista "Brain"[http://brain.oxfordjournals.org/cgi/reprint/79/4/529?ijkey=f14ab375b0b5a34102346b21cb2b4735c0caee07&keytype2=tf_ipsecsha]
* Articolo pubblicato nel 1959 sulla rivista "Brain"[http://brain.oxfordjournals.org/cgi/reprint/82/3/321?ijkey=92aff6b6190f5c8925f95178f58f348d6b9db456&keytype2=tf_ipsecsha]
 
Articolo pubblicato nel 2002 sulla rivista "Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry"[http://jnnp.bmj.com/cgi/reprint/73/4/360]
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