Moog: differenze tra le versioni
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=== Il Polimoog e la capacità quasi infinita di ricreare suoni ===
Il Moog, soprattutto nella vesione a 12 oscillatori, che aveva variabili sonore e timbriche quasi infinite, ha costituito la realizzazione di un sogno antico che è quello di manipolare il "suono" attraverso una variazione cromatica che lo rende simile all'uso dei colori su una tavolozza. Si ritiene che la forza del Moog risieda comunque sul suo potere evocativo: un lungo "do" basso che fa da sfondo a certe scene filmiche può essere sostituito da un tappeto di archi (vedi ad. es. l'introduzione, sempre parlando di musica contemporanea, al primo movimento della 3° Sinfonia di Gorecki), ma quel suono caratteristico del sinth Moog è oramai entrato a pieno titolo nell'immaginario sonoro di questi ultimi decenni. <br>
Nell'ouverture chiamata "mountain rock", composte da W.Carlos, per il film ''[[Shining (film)|Shining]]'' di [[Stanley Kubrick]], non sappiamo se una forma di rappresentazione sonora incredibilmente congrua sarebbe stata possibile attraverso altri strumenti, il fatto è che per alcuni in quel contesto l'evocazione emotiva è stata straordinaria. Molti affermano che il Moog ha dato alla storia della musica un decisivo contributo.
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