Impero romano: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Impero carolingio|Sacro Romano impero}}
 
Nel [[natale]] [[800]] l'Imperatore dei [[Franchi]] [[Carlo Magno]] venne incoronato Imperatore dei [[impero carolingio|Romani]] dal Papa Leone III. in seguito [[Ottone I]], nel X secolo, trasformò una parte del vecchio impero carolingio nel [[Sacro Romano Impero]]. I Sacri Romani Imperatori si consideravano, come i [[bizantini]], i successori dell'Impero romano, grazie all'incoronazione papale, anche se da un punto di vista strattamentestrettamente giuridico l'incoronazione non aveva basi nel diritto di allora; ma i bizantini erano allora governati dall'[[Irene di Bisanzio|Imperatrice Irene]], illegittima agli occhi degli occidentali<ref>Irene per impossessarsi del potere e regnare da sola uccise il figlio Costantino. Questo è il motivo per cui Irene era illegittima agli occhi degli occidentali.</ref>, tale da giustificare il "colpo di mano" e in ogni caso Bisanzio non aveva alcun mezzo militare, né un reale interesse, per far valere le proprie ragioni.
 
Il Sacro Romano Impero conobbe il suo periodo di massimo splendore nell'[[XI secolo]] quando, insieme al [[papato]], era una delle due grandi potenze della società medioevale. Già sotto [[Federico Barbarossa]] e le vittorie dei [[Comuni]] l'Impero iniziò a declinare, perdendo il reale controllo del territorio, soprattutto in Italia, in favore delle varie autonomie locali. Comuni, signori e principati comunque continuarono a vedere l'Impero come un sacro ente sovranazionale dal quale trarre legittimità formale del proprio potere, come testimoniano i numerosi diplomi imperiali concessi a caro prezzo. Dal punto di vista sostanziale l'Imperatore non aveva alcuna autorità e la sua carica, se non ricoperta da individui di particolare forza e determinazione, era puramente simbolica.