Uno dei [[Baroni]] che dominava la piccola [[località]], infatti, durante una [[carestia]], chiese aiuto e solo Città di Castello rispose positivamente, inviando alcuni muli carichi di vettovaglie.
Il [[Barone]], memore del gesto del [[Comune]] [[Città di Castello|Tifernate]] decise di donare il suo territorio a Città di Castello, unitamente alla possibilità ai [[Gonfalonieri]], che corriposndevacorripondeva agli attuali Sindaci di potersi fregiare del titolo di barone, nel periodo in cui amministrano la città.
Il [[sindaco]] [[Città di Castello|tifernate]] può fregiarsi perciò del [[titolo]] di [[Barone]] ed indossare un prezioso [[abito]] d'[[epoca]], nella duplice veste di [[Capo]] dell'[[Amministrazione comunale]] e di [[Barone]] di Monte Ruperto.
Gli [[atti]] del [[comune]] di [[Città di Castello]] narrano che gli [[abitanti]] di Monte Ruperto avevano agevolazioni fiscali. Un [[documento]] del [[1274]] e ribadito nel [[1574]], stabiliva che dovevano al [[Comune]] [[Città di Castello|Tifernate]] solo cinque [[soldi]], in [[moneta]] usuale, per [[focolare]] (per [[casa]]), da versarsi il 27 di [[agosto]].