Dante Alighieri: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
La data di nascita di Dante è
[[File:Dante alighieri, Palazzo dei Giudici.jpg|thumb|200px|Il più antico ritratto documentato di Dante Alighieri conosciuto, [[Palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai]], [[Firenze]]]]
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Dante credeva che la sua famiglia discendesse dagli [[Impero Romano|antichi Romani]] ([[Inferno - Canto quindicesimo|Inferno Canto XV]], 76), ma il parente più lontano di cui egli fa nome è il trisavolo [[Cacciaguida degli Elisei]] ([[Paradiso - Canto quindicesimo|Paradiso Canto XV]], 135), vissuto intorno al [[1100]]. Dal punto di vista giuridico perciò la presunta nobiltà derivategli da questa ascendenza, già di per sé dubbia, si era comunque estinta da tempo. Il nonno paterno, Bellincione, era un popolano, e un popolano sposò la sorella di Dante.<ref name="Marchi_14"/>
Suo padre, Aleghiero o [[Alaghiero di Bellincione]], svolgeva la non gloriosa professione di ''compsor'',
[[File:Dante Luca.jpg|thumb|left|200px|Dante in un [[affresco]] di [[Luca Signorelli]]]]
La madre di Dante era [[Bella degli Abati]]: Bella era diminutivo di
Quando Dante aveva dodici anni, nel [[1277]], fu concordato il suo [[matrimonio]] con [[Gemma Donati|Gemma]], figlia di Messer [[Manetto Donati]], che successivamente sposò all'età di vent'anni. Contrarre matrimoni in età così precoce era abbastanza comune a quell'epoca ed era una cerimonia importante, che richiedeva atti formali sottoscritti davanti ad un notaio. La famiglia a cui Gemma apparteneva - i [[Donati]] - era una delle più importanti nella [[Firenze]] tardo-medievale e in seguito divenne il punto di riferimento per lo schieramento politico opposto a quello del poeta, i [[guelfi neri]]. Politicamente Dante apparteneva alla fazione dei [[guelfi bianchi]], che pur trovandosi nella [[lotta per le investiture]] schierati col Papa, contavano molte famiglie della nobiltà signorile e feudale, più antica, ed erano contrari ad un eccessivo aumento del potere temporale papale: Dante in particolare, nella sua opera [[De Monarchia]], auspicava l'indipendenza del potere imperiale dal Papa, pur riconoscendo a quest'ultimo una superiore autorità morale.
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