Giovanni Gronchi: differenze tra le versioni

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[[Laurea]]to in lettere, nel [[1902]] entrò nel [[Movimento Cristiano]] di [[Romolo Murri]] e tra il [[1911]] ed il [[1915]] insegnò [[filosofia]] a [[Parma]], [[Massa-Carrara]], [[Bergamo]] e [[Monza]]. Nel [[1919]] fu tra i fondatori del [[Partito Popolare Italiano]] e nello stesso anno venne eletto deputato; nel [[1920]] venne chiamato a dirigere la [[Confederazione dei Lavoratori Cristiani]].
 
Sottosegretario all'Industria nel [[governo Mussolini]], nel [[1923]] si dimise dall'incarico allorche il PPI ritirò scelse di non sostenere più il governo. Partecipò alla rivolta dell'"Aventino" e dal [[1926]] lavorò prima come rappresentante di commercio e poi come industriale.
 
Dopo l'[[8 settembre]] del [[1943]] riprese l'attività politica e fu Ministro dell'Industria nel [[governo Bonomi II|secondo]] e nel [[governo Bonomi III|terzo governo Bonomi]], incarico che gli venne confermato anche nel [[governo De Gasperi I]]. Eletto deputato all'[[Assemblea Costituente]] nel [[1946]] e confermato nel [[1948]] e nel [[1953]], fu presidente della [[Camera dei deputati]] dall'[[8 maggio]] 1948 al [[29 aprile]] [[1955]], giorno in cui venne eletto Capo dello Stato.