Petelia: differenze tra le versioni
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'''Petelia
Alcuni studiosi la identificano con l'odierna [[Strongoli]].
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« Queste terre d'Italia e questa riva / vèr noi vòlta e vicina ai liti nostri, / è tutta da' nimici e da' malvagi / Greci abitata e cólta: e però lunge / fuggì da loro. I Locri di Narizia / qui si posaro; e qui ne' Salentini / i suoi Cretesi Idomeneo condusse; / qui [[Filottete]] il melibeo campione / la piccioletta sua Petilia eresse. »
([[Virgilio]] - ''[[Eneide]]'', libro III. Traduzione di [[Annibal Caro]])
==La storia della città==
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Dichiarata quindi Petelia “libera e federata” (si governava con magistrati e leggi proprie) Roma le concesse il diritto di battere moneta. Fu un grande privilegio quello di coniare monete in bronzo, con tipi e legenda greci uniformati (diritto concesso a pochi); mantenne quessti privilegi fino all’[[89 a.C.]] quando in seguito alla legge Plautia-Papira cambiò condizione divenendo [[municipio (storia)|municipio]] e fu classificata nella [[gens Cornelia]]. Petelia fu la sola a sopravvivere anche alla decadenza di Crotone. Tutt’oggi il valore della gloriosa città è dimostrata dai continui ritrovamenti archeologici.
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{{vedi anche|Monetazione di Petelia}}
{{S sezione|numismatica}}
{{Galleria
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|titolo = Esempi di monete
|align = right
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|File:Testa laureata di Apollo.jpg|Testa laureata di Apollo
|File:Tripode delfico, molto stretto ed alto su linea d'esergo.jpg|Tripode delfico, molto stretto ed alto su linea d'esergo
|File:Testa velata di Demetra con corona di spighe.jpg|Testa velata di Demetra con corona di spighe
|File:Zeus_Keraunios.jpg|Zeus Keraunios
}}
La '''[[monetazione di Petelia]]''', interamente in bronzo, fu l'espressione, a partire del [[III secolo a.C.]] dello status di autonomia che la città seppe garantirsi nei rapporti con la potenza di Roma.
== Materiale Archeologico ==
{{...}}
==Voci correlate==
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