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==== Primi Anni ====
Il ''Pelusa'' (Maradona era chiamato così da bambino per l'elevata quantità di capelli in testa<ref name=favolamaradona1>{{cita web |url=http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=594 |titolo=La Favola di Maradona - 1^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso= 05-11-2009|}}</ref>) iniziò a giocare a calcio nella squadra del quartiere, l'''Estrella Roja'', dove già aveva militato lo zio come portiere<ref name=favolamaradona1 />. Il padre intanto lo portava a vedere giocare la sua squadra preferita: il [[Boca Juniors]], di cui anche Diegolui diventò estimatore e grande tifoso, sognando di vestire quella maglia un giorno<ref name=favolamaradona1 />. Nel quartiere di Villa Fiorito giocava, nella squadra avversaria delle ''Tres Banderas'', il suo amico Goyo Carrizo, per tutti il miglior giocatore del quartiere<ref>{{Cita|Maradona|pag.9}}</ref>. Fu proprio questi a farlo partecipare ad una selezione nelle giovanili dell'[[Argentinos Juniors]] di [[Buenos Aires]]<ref name=favolamaradona1 />. Entrò così a far parte delle ''Cebollitas'' (''Cipolline''), la squadra giovanile dell'Argentinos, il [[5 dicembre]] [[1970]] a 10 anni<ref name=sitoargentinosj/><ref name=cebollitas>{{cita web |url=http://www.diegomaradona.com/historia/cebollas/ceb_set.html |titolo=Storia - Cebollitas |editore=''DiegoMaradona.com |accesso=02-11-2009 |lingua=es|}}</ref>. Il suo primo allenatore fu Francisco Cornejo, che all'inizio non credette all'età di Maradona: data l'altezza, sembrava molto più piccolo di quanto in realtà fosse (gli fu addirittura richiesto un documento, che però non aveva con sè al momento del provino<ref name=cebollitas/>). Con lui in rosa, la squadra giovanile raggiunse una striscia di 136 risultati utili consecutivi in tre anni<ref name=sitoargentinosj/><ref name=cebollitas/>. Dopo una finale del Campionato Nazionale persa dalle ''Cebollitas'' contro la ''Santiago del Estero'' allenata da Elías Ganem, il figlio di questi, César, disse a Maradona: "Non piangere, fratello, perchè diventerai il più grande giocatore del mondo"<ref>{{Cita|Maradona|pag.13}}</ref>.
 
Si rende famoso al pubblico quando inizia a palleggiare negli intervalli delle partite della prima squadra, tanto da indurre i tifosi a chiedergli di continuare anche con le squadre tornate in campo<ref name=favolamaradona2>{{cita web |url=http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=598 |titolo=La Favola di Maradona - 2^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=08-11-2009 |}}</ref><ref>{{Cita|Maradona|pagg.12-13}}</ref>. Le sue doti sono tali da attirare la televisione, che va nel quartiere a riprenderne l'abilità<ref name=favolamaradona3>{{cita web |url=http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=601 |titolo=La Favola di Maradona - 3^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=08-11-2009 |}}</ref>; parteciperà anche ad una trasmissione televisiva, ''Sábados Circulares'', palleggiando per tutta la durata dello show<ref>{{Cita|Maradona|pag.12}}</ref>. È in questi anni che conobbe e diventò amico di [[Jorge Cyterszpiler]], suo futuro procuratore.
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==== Argentinos Juniors ====
[[File:Maradona1980.jpg|thumb|Maradona nel 1980 con la maglia dell'Argentinos Juniors]]
Maradona iniziò la sua carriera professionistica nell'Argentinos Juniors nel [[1976]], debuttando il [[20 ottobre]] nella partita contro il [[Talleres de Córdoba]]<ref name=sitoargentinosj>{{cita web |url=http://www.argentinosjuniors.com.ar/ficha_gloria.php?id=3 |titolo=Glorias - Maradona |editore=''ArgentinosJuniors.com.ar'' |accesso=05-11-2009 |lingua=es|}}</ref><ref name=argentinosj>{{cita web |url=http://www.diegomaradona.com/historia/argjrs/arg_set.html |titolo=Storia - Argentinos Juniors |editore=''DiegoMaradona.com'' |accesso=02-11-2009 |lingua=es|}}</ref>, dieci giorni prima di compiere sedici anni. Entrò infatti in campo all'inizio del secondo tempo al posto di Giacobetti, indossando la maglia numero 16<ref name=argentinosj/><ref name=favolamaradona4>{{cita web |url=http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=630 |titolo=La Favola di Maradona - 4^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=08-11-2009 |}}</ref>. Poco prima di farlo esordire l'allora allenatore dell'Argentinos Juniors, Juan Carlos Montes, gli disse a Maradona: "''Vai Diego, gioca come sai... E se possibile fai un tunnel''"<ref name=sitoargentinosj/><ref name=argentinosj/><ref>{{Cita|Maradona|pag.15}}</ref>: in tutta risposta, DiegoMaradona fece subito un tunnel al primo avversario che gli si parò davanti, Juan Domingo Patricio Cabrera<ref name=argentinosj/>. Il giorno dopo, il magazine sportivo ''El Gráfico'' nella sintesi della partita lo defìni Diego "sorprendente, molto abile e intelligente" assegnandogli come voto 7, nonostante avesse giocato solo 45 minuti<ref name=argentinosj/>. La prima partita da titolare sarà contro il [[Newell's Old Boys]]<ref name=favolamaradona4 />, mentre i primi gol nell'Argentinos arrivarono il [[14 novembre]] dello stesso anno, con una doppietta al [[San Lorenzo (Argentina)|San Lorenzo]]<ref name=favolamaradona4 /><ref>{{Cita|Maradona|pag.15}}</ref>. Dai primi spezzoni di partita a diventare titolare fisso il passo fu breve: nel [[Campionato Metropolitano]] del [[1977]] (il primo dopo il suo debutto) giocò infatti 37 partite consecutive da titolare<ref name=argentinosj/>. Negli anni successivi diventò [[capocannoniere]] del Campionato Metropolitano per 3 anni consecutivi: [[1978]] (a parimerito con Luis Andreuchi<ref name=goleadorserieaarg>{{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesa/argtops.html |titolo=Cannonieri del campionato argentino |editore=''Rsssf.com |accesso=08-11-2009 |lingua=en |}}</ref>), [[1979]] (a parimerito con [[Élio Sergio Fortunato]]<ref name=goleadorserieaarg />) e soprattutto [[1980]]<ref name=goleadorserieaarg /> quando portò la squadra al 2° posto<ref name=argentina7180>{{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesa/arghist-pro1970s.html |titolo=Campionati dal 1971 al 1980 |editore=''Rsssf.com'' |accesso=08-11-2009 |lingua=en |}}</ref>. Fu anche goleador del [[Campionato Nacional]] nel [[1979]]<ref name=goleadorserieaarg/> e nel [[1980]]<ref name=goleadorserieaarg />.
Durante la sua permanenza all'Argentinos Juniors, vinse per due volte consecutive il [[Pallone d'Oro sudamericano]], il premio che spetta al miglior giocatore del continente, rispettivamente nel [[1979]] e nel [[1980]]<ref>{{cita web |url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/sam-poy.html |titolo=South American Player of the Year |editore=''Rsssf.com'' |accesso=05-11-2009 |lingua=en |}}</ref>.
 
Una simile crescita non fu ignorata dalle grandi squadre internazionali: nel [[1978]] arrivarono le prime offerte del [[Futbol Club Barcelona | Barcellona]] e dei [[New York Cosmos]], rifiutate però dalla dirigenza dell'Argentinos<ref>{{Cita|Levinsky|p.31}}</ref>; nuove offerte del Barcellona e dello [[Sheffield United]] furono rifiutate nel [[1979]]<ref name=favolamaradona5>{{cita web |url=http://www.napoli.com/sport/viewarticolo.php?articolo=635 |titolo=La favola di Maradona - 5^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=06-11-2009 |}}</ref>. Dopo i [[Campionato_mondiale_di_calcio_1978|Mondiali del 1978]] vinti dall'Argentina l'[[Federazione calcistica dell'Argentina |AFA]], su pressione dell'allora [[Commissario tecnico|CT]] della [[Nazionale di calcio argentina|Selección]] [[Cesar Luis Menotti]], diramò nel [[1979]] una lista di giocatori a cui fu imposto il divieto di trasferimento all'estero: nella lista era incluso anche DiegoMaradona<ref>{{Cita|Levinsky|p.31}}</ref>. Ciò vieterà la sua cessione di Maradona nel [[1980]], quando a giugno sia il Barcellona che la [[Juventus]] avevano trovato l'accordo con l'Argentinos e con il procuratore di Maradona [[Jorge Cyterszpiler]], sulla base di 10 milioni di dollari<ref>{{Cita|Levinsky|p.33}}</ref>. Rimanendo solo la possibilità di trasferirsi in una squadra argentina, sia il [[River Plate]] che il Boca Juniors fecero enormi pressioni alla dirigenza dell'Argentinos per assicurarsi il suo cartellino. Dal punto di vista finanziario, il River Plate aveva molte più possibilità del Boca Juniors, ma la volontà di Maradona e la passione (sua e del padre<ref name=favolamaradona6>{{cita web |url=http://www.napoli.com/sport/viewarticolo.php?articolo=641 |titolo=La favola di Maradona - 6^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=06-11-2009 |}}</ref>) per il Boca risolveranno lo scontro a favore dei ''Bosteros'': nel febbraio [[1981]] fu infatti annunciato il trasferimento di Maradona al Boca, con la formula del prestito con diritto di riscatto fino al [[30 giugno]] [[1982]], per la cifra di 4 milioni di dollari<ref name=favolamaradona6 /><ref>{{Cita|Levinsky|p.34}}</ref>. L'ingaggio fu pari a 600 milioni di lire, più 720 milioni di stipendi per due anni, premi per 250 milioni e altri 600 milioni di premio per le amichevoli<ref name=favolamaradona6 />.
 
==== Il Boca Juniors ====
[[File:Boca diego retro.jpg|thumb|200px|Maradona con la maglia del Boca]]
Al Boca le cose non iniziarono per il verso giusto: l'allenatore [[Silvio Marzolini]] puntualizzò subito che per Maradona non ci sarebbe stato alcun tipo di "favoritismo"<ref name=favolamaradona7>{{cita web |url=http://www.napoli.com/sport/viewarticolo.php?articolo=645 |titolo= La Favola di Maradona - 7^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=07-11-2009 |}}</ref> e i dirigenti, al contrario della squadra precedente, ponevano molta pressione allo spogliatoio<ref name=favolamaradona7 />. Per il passaggio alla nuova squadra fu organizzata un'amichevole con l'Argentinos, il [[20 febbraio]] [[1981]]: DiegoMaradona giocò il primo tempo con i vecchi compagni e la ripresa con il Boca, davanti a venticinquemila spettatori. L'amichevole finì 3-2 per l'Argentinos, con un gol di Maradona per la sua vecchia squadra<ref name=favolamaradona7 />. Due giorni dopo ci fu il debutto ufficiale alla [[Bombonera]], con il Boca che vinse contro il [[Talleres de Córdoba]] per 4-1, condove doppiettafece diuna Maradonadoppietta consegnando due calci di rigore<ref name=favolamaradona7 /> (curiosamente, la stessa squadra contro cui esordì con la maglia dell'Argentinos Juniors). Uno strappo muscolare lo fermò per quattro giornate<ref name=favolamaradona7 />, ma al suo rientro diventò l'idolo dei tifosi guidando il Boca alla vittoria del [[Campionato Metropolitano]] di [[Apertura]] [[1981]], segnando 17 reti<ref>{{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesa/arghist-pro1980s.html |titolo=Campionato Argentino 1981 |editore=''Rsssf.com'' |accesso= 07-11-2009 |lingua=en |}}</ref>.
 
Ma la squadra argentina (in forte difficoltà economica per l'esborso dovuto all'acquisto di Maradona e per l'alta inflazione che colpiva in quegli anni l'Argentina) non riusciva a trovare il denaro necessario per l'acquisto definitivo di Maradona: essendo arrivato in prestito con diritto di riscatto, il Boca avrebbe dovuto pagare altri 4 milioni di dollari all'Argentinos entro il 1982<ref name=favolamaradona8>{{cita web |url=http://www.napoli.com/sport/viewarticolo.php?articolo=665 |titolo= La Favola di Maradona - 8^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=07-11-2009 |}}</ref><ref>{{Cita|Levinsky|pag.39}}</ref>. Pertanto organizzò una tournée di amichevoli imponente per cercare di fare cassa: otto partite in ventuno giorni in giro per il mondo a [[Los Angeles]], [[Hong Kong]], [[Malesia]], [[Messico]], [[Guatemala]] e [[Giappone]]<ref name=favolamaradona8 /> più un quadrangolare in [[Costa d'Avorio]]<ref name=favolamaradona8 /><ref>{{Cita|Levinsky|pag.36}}</ref>. Fu addirittura organizzata una [[Riffa (diritto) | riffa]] in accordo con il governatore provinciale<ref>{{Cita|Levinsky|pag.35}}</ref>, senza successo: nonostante gli sforzi, il Boca dovette privarsi di Maradona, il cui cartellino tornò ad essere di proprietà dell'Argentinos. Arrivò un'offerta del [[Santos Futebol Clube | Santos]] per 7 milioni di dollari<ref>{{Cita|Levinsky|pag.35}}</ref>. Ma tornò alla carica il [[Barcellona FC|Barcellona]], che trovò l'accordo sia con l'Argentinos che con il Boca: la cifra complessiva del trasferimento era pari a 15 miliardi di [[Lira_italiana|lire]], di cui 7 miliardi e mezzo all'Argentinos, 2 miliardi e mezzo al Boca Juniors e 5 miliardi di ingaggio a Maradona tra stipendio e sponsor (premi esclusi)<ref name=favolamaradona8 /><ref>{{Cita|Levinsky|pag.39}}</ref>. Fu il trasferimento più costoso della storia del calcio<ref name=favolamaradona8 /> e Maradona divenne il giocatore più pagato di quegli anni<ref>{{Cita|Levinsky|pagg.39-40}}</ref>. Il tutto venne reso pubblico il [[4 giugno]] [[1982]] ma potè essere effettivo soltanto dopo i [[Campionato_mondiale_di_calcio_1982|Mondiali]], in seguito alla scadenza della lista degli instraferibili all'estero disposta dall'AFA<ref name=favolamaradona8 /><ref>{{Cita|Levinsky|pag.40}}</ref>.
 
==== Il Barcellona ====
Dopo i Mondiali, Maradona giocò la sua [[Campionato_di_calcio_spagnolo_1982-1983|prima stagione]] con la maglia del ''Barça'' dell'allora presidente [[Josep Lluís Nuñez|Nuñez]], e subito iniziarono i primi problemi: sia con la tifoseria, che consideravalo Maradonaconsiderava un ''sudàca'' (termine dispregiativo per indicare gli Indios sudamericani<ref>{{Cita|Levinsky|pag.43}}</ref>), sia con l'allenatore [[Udo Lattek]], che DiegoMaradona non apprezzava (dato che faceva allenare la squadra con palle mediche di 8 kg<ref name=favolamaradona10>{{cita web |url=http://www.napoli.com/sport/viewarticolo.php?articolo=676 |titolo=La Favola di Maradona - 10^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=09-11-2009 |}}</ref>), sia con la dirigenza, che considerava loil suo stile di vita e la sua vita notturna di Maradona non idonei a quelli di un calciatore<ref>{{Cita|Levinsky|pag.43}}</ref>. Anche se l'esordio fu con gol il [[4 settembre]] contro il [[Valencia_FC|Valencia]] (anche se il Barcellona perse per 2-1 al [[Mestalla]]<ref name=sitobarcelona>{{cita web |url=http://www.diegomaradona.com/historia/barsa82/bar_set.html |titolo=Storia - Barcellona |editore=''DiegoMaradona.com |accesso=09-11-2009 |lingua=es |}}</ref>), la stagione fu condizionata da diversi infortuni: prima la distorsione della rotula del ginocchio sinistro, poi la rottura parziale dei legamenti del ginocchio sinistro<ref name=favolamaradona10 />, sino a che un'[[epatite virale]] (scoperta proprio mentre si curava dall'ultimo infortunio<ref name=favolamaradona10 /><ref>{{Cita|Maradona|pag.42}}</ref>) lo allontanò dai campi di gioco per oltre tre mesi.
Il campionato del Barça procedeva in maniera deludente rispetto alle aspettative di inizio stagione, ed anche le speranze di vincere la [[Coppa delle Coppe (calcio)|Coppa delle Coppe]] svanirono presto: i catalani furono eliminati ai quarti di finale dall'[[Austria Vienna]] (0-0 all'andata a Vienna, 1-1 al ritorno al [[Camp Nou]])<ref name=favolamaradona10 />, e Maradona poté giocare solo la partita di ritorno a causa dell'epatite che ancora lo debilitava. Lattek fu esonerato il [[3 marzo]] [[1983]] e al suo posto, dopo una partita in cui la squadra fu guidata da José Luis Romero, arrivò [[César Luis Menotti]], l'allenatore dell'Argentina nei Mondiali del 1982. Il Barça finì la stagione solo quarto nel campionato spagnolo<ref>{{cita web |url=http://www.bdfutbol.com/en/t/t1982-83.html |titolo=Season 1982-83 |editore=''BDFutbol.com'' |accesso=10-11-2009 |lingua=en |}}</ref>, ma Maradona trascinò i ''blaugrana'' alle vittorie sia della [[Coppa del Re]], sconfiggendo il [[4 giugno]] [[1983]] in finale per 2-1 i rivali storici del [[Real Madrid]] allenato da [[Alfredo Di Stefano]], sia della [[Copa de la Liga]] nella doppia finale sempre contro il Real Madrid (2-2 all'andata il [[26 giugno]] [[1983]] e 2-1 al ritorno il [[29 giugno]] [[1983]]), con un gol di Maradona in entrambe le partite<ref name=sitostatsbarca>{{Cita web |url=http://www.diegomaradona.com/historia/estadisticas/est_bar.html |titolo=Statistiche - Barcellona |editore=''DiegoMaradona.com'' |accesso=10-11-2009 |lingua=es |}}</ref>.
 
La [[Campionato_di_calcio_spagnolo_1983-1984|stagione 1983-84]] con Menotti in panchina cominciò meglio: il [[14 settembre]], alla prima partita di Coppa delle Coppe contro la squadra tedesca dell'[[FC Magdeburgo]], Maradona segnò una tripletta e la partita terminò 5-1<ref name=sitostatsbarca/>. Andò in rete anche nella successiva partita di campionato contro il [[Real_Club_Deportivo_Mallorca|Maiorca]]<ref name=sitostatsbarca/>. DiegoFinalmente si stava finalmente mettendo in mostra nel Barça, ma tutto si fermò alla quarta giornata di campionato durante l'incontro fra Barcellona ed [[Athletic Club|Athletic Bilbao]] il [[24 settembre]] [[1983]]. Mentre la partita era sul 3-0 a favore del Barça, Maradona subì un grave infortunio per un fallo di frustrazione da parte del difensore dell'Athletic [[Andoni Goikoetxea Olaskoaga]] (che successivamente verrà soprannominato ''Il Macellaio di Bilbao'' e eletto ''giocatore più duro della storia del calcio'' dal "Times"<ref>{{cita web |url=http://www.timesonline.co.uk/tol/sport/football/article2215721.ece |titolo=Football's 50 greatest hard men |editore=''Times.co.uk'' |data=07-08-2007 |accesso= 11-09-2009 |lingua=en |}}</ref>). Goikoetxea non fu neppure ammonito dal direttore di gara nonostante l'evidente volontarietà del fallo, anche se fu poi squalificato per 18 giornate (poi ridotte a 8<ref>{{Cita|Levinsky|pag.45}}</ref><ref name=favolamaradona11>{{cita web |url=http://www.napoli.com/sport/viewarticolo.php?articolo=694 |titolo=La Favola di Maradona - 11^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=11-11-2009 |}}</ref>). Il violento intervento provocò la rottura del malleolo sinistro, lesione dei legamenti della caviglia e la rottura del legamento collaterale interno del ginocchio<ref name=favolamaradona11 /><ref>{{Cita|Levinsky|pag.44}}</ref>. Maradona fu operato la notte stessa dal dottor Gonzalez Adrio, dopo numerosi consulti richiesti sia al medico della Nazionale Argentina Madero, sia allo specialista di fiducia di Maradona, Ruben Dario Oliva<ref>{{Cita|Levinsky|pag.44-45}}</ref>. L'esito dell'operazione fu positivo: i medici però ipotizzavano 2 mesi di fermo completo e un rientro in campo dopo 4 ulteriori mesi di riabilitazione, e gli comunicarono che aveva perso per sempre il 30% della mobilità della caviglia sinistra<ref>{{Cita|Maradona|pag.46}}</ref>. Il dottor Oliva invece, dopo aver visto le prime radiografie, curò la sua fisioterapia e accelerò i tempi del recupero, facendolo camminare poco meno di un mese dopo l'intervento<ref>{{Cita|Levinsky|pag.45}}</ref>. Durante il suo infortunio il Barça vinse la Supercoppa spagnola nella doppia finale sempre contro l'Athletic Bilbao (1-3 all'andata il [[26 ottobre]] [[1983]] e 0-1 al ritorno il [[30 novembre]] [[1983]]).
Il rientro ufficiale di Maradona sarà l'[[8 gennaio]] [[1984]], appena 106 giorni dopo l'infortunio, contro il [[Sevilla_Fútbol_Club|Siviglia]], dove segnerà una doppietta<ref name=sitostatsbarca /><ref>{{Cita|Maradona|pag.46}}</ref>. A marzo riprese la Coppa delle Coppe: il Barcellona vinse 2-0 contro il [[Manchester United F.C.|Manchester United]] la gara d'andata al Camp Nou, ma il 3-0 del ritorno per gli inglesi lo condannò all'eliminazione. Il Barcellona perse per 2-1 anche lo scontro diretto in campionato, il [[25 febbraio]], contro il Real Madrid: il Barça arriverà terzo in campionato, ad un punto dal Bilbao campione e dallo stesso Real Madrid<ref>{{cita web |url=http://www.bdfutbol.com/en/t/t1983-84.html |titolo=Season 1983-84 |editore=''BDFutbol.com'' |accesso=11-11-2009 |lingua=en |}}</ref>. Tra i vari infortuni Maradona giocò in campionato solo sedici partite in cui segnò comunque undici gol<ref name=sitostatsbarca/>.
 
Maradona incominciò a subire le conseguenze delle mancate vittorie: i tifosi continuavano ad essere contro di lui (ormai considerato un ''bluff'' e una "invenzione degli argentini"<ref>{{Cita|Levinsky|pag.44}}</ref>), peggioravano i contrasti con lo stesso presidente Nuñez (che quasi aveva vietato a Maradona di partecipare alla partita di addio di [[Paul Breitner]] l'anno prima, togliendogli il passaporto<ref>{{Cita|Maradona|pag.43}}</ref><ref>{{Cita|Levinsky|pag.47 }}</ref>), più naturalmente le accuse presenti sin dall'inizio sulla sua vita notturna (specie durante l'infortunio). È in questi anni che Maradona cominciò a fare uso di cocaina<ref name=favolamaradona11>{{cita web |url=http://www.napoli.com/sport/viewarticolo.php?articolo=701 |titolo=La Favola di Maradona - 12^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=11-11-2009 |}}</ref>.
 
Dopo il campionato rimaneva comunque la Coppa del Re: il [[5 maggio]] si tenne la finale fra Barça e Athletic Club, gara che segnava l'occasione per Maradona di reincontrare Goikoetxea (nel ritorno della partita di campionato segnò una doppietta, ma il difensore non era in campo e Diego segnò una doppietta<ref name=sitostatsbarca/><ref name=favolamaradona11 />). Sebbene fossero passati mesi, la questione dell'infortunio di Maradona non era ancora risolta; alla fine della partita (vinta dal Bilbao per 1-0), Maradona fu espluso per un fallo di reazione e reagì ad un gestaccio del difensore [[José María Núñez]], innescando una plateale rissa tra le due squadre<ref>{{Cita|Levinsky|pag.48}}</ref>. In seguito si scusò personalmente con il re di [[Spagna]] [[Juan Carlos I di Spagna|Juan Carlos]] prima tramite lettera e poi in un incontro ufficiale<ref>{{Cita|Maradona|pag.48-49}}</ref>, ma l'episodio decretò una squalifica di 3 mesi<ref>{{Cita|Levinsky|pag.49}}</ref> e al contempo segnò la fine della sua esperienza spagnola.
 
I rapporti con il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]] e il suo presidente Nuñez erano ormai completamente deteriorati e Maradona, ripresosi completamente dall'incidente, fu clamorosamente ingaggiato, dopo un mese di difficili trattative, dal [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] per la cifra record di tredici miliardi e mezzo di lire. Il contratto fu firmato senza che il Napoli disponesse della liquidità per regolarizzare l'acquisto; il denaro venne versato solo in un secondo momento. Si racconta che l'allora presidente del Napoli [[Corrado Ferlaino]] abbia depositato in federazione una busta vuota, facendo credere che contenesse il contratto firmato dal giocatore. In questo modo guadagnò il tempo necessario per concludere la trattativa, sostituendo poi la busta vuota con quella regolare.
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===== Spagna 1982: il primo campionato del mondo =====
Nel primo turno a gironi, l'Argentina, campione uscente, perse l'incontro d'esordio del {{WC|1982}} per 1-0 contro il {{NazNB|CA|BEL}}. Due vittorie contro l'{{NazNB|CA|HUN}} (4-1 con due goal di DiegoMaradona) e contro il debole {{NazNB|CA|SLV}} diedero ai sudamericani l'accesso alla seconda fase, in un gruppo che comprendeva {{NazNB|CA|BRA}} e {{NazNB|CA|ITA}}, destinata a succedere agli argentini nella conquista della Coppa del Mondo.
 
L'incontro con gli italiani fu perso dagli argentini per 1-2, e Maradona soffrì la marcatura particolarmente attenta e aggressiva di [[Claudio Gentile]]. Contro i brasiliani la sconfitta fu più pesante: 1-3. Complessivamente Maradona ebbe cinque presenze e fece due gol, più un'espulsione contro il Brasile all'85°, per fallaccio di reazione su [[João Batista da Silva]], con cui concluse senza gloria il suo primo mondiale.
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== Vita ==
Figlio di Diego, detto Chitoro, e Dalma Salvadora Franco, detta la Tota, Diego Armando nacque il [[30 ottobre]] [[1960]] nel ''Policlínico Evita'' di [[Lanús]], un comune della [[provincia di Buenos Aires]]. Crebbe a Villa Fiorito - una ''[[villa miseria]]'' situata a sud della [[Grande Buenos Aires]] - in una famiglia trasferitasi da [[Provincia di Corrientes|Corrientes]]. Maradona era il quinto di otto fratelli: oltre a Diegolui la famiglia era composta dalle sorelle maggiori Ana, Rita (Kity), Elsa (Lili) e María Rosa (Mary), dai due fratelli minori, [[Hugo Maradona|Hugo]] detto "El Turco" e Raul detto "Lalo" (entrambi divenuti poi calciatori professionisti) e dalla sorella minore Claudia (Cali).
Sposò Claudia Villafañe il [[7 novembre]] 1989, a Buenos Aires, dopo la nascita delle loro figlie, Dalma Nerea (nata nel 1987) e Gianinna Dinorah (nata nel 1989). Nella sua autobiografia Maradona ha ammesso che non è sempre stato fedele a Claudia, benché la definisca "l'amore della sua vita".
I due sono stati visti insieme in diverse occasioni, come ad esempio durante la [[Campionato mondiale di calcio 2006|Coppa del Mondo 2006]].
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Gli fu staccato il respiratore il [[23 aprile]] e rimase in terapia intensiva per alcuni giorni prima di essere dimesso, il [[29 aprile]]. Ritornò a Cuba a maggio.
 
La vita sregolata di Maradona gli comportò anche gravi problemi di [[obesità]], sin dalla fine della sua carriera calcistica. Il [[6 marzo]] [[2005]], in una clinica di [[Cartagena (Colombia)]], gli è stato applicato un [[bypass gastrico]] che gli ha permesso di perdere peso. Il [[29 marzo]] [[2007]] è stato nuovamente ricoverato all'ospedale Güemes di [[Buenos Aires]] a causa di un malore, dovuto ad un nuovo aumento di peso, ad un abuso di sigari cubani (da calciatore Maradona aveva sempre evitato di fumare) ma soprattutto all'eccessivo abuso di [[alcol]]. I giornalisti scrissero che Maradona rischia la fine dell'ex campione del [[Manchester United F.C.|Manchester United]] [[George Best]] se continua a bere alcol in quantità eccessive e rischia addiritura la [[cirrosi epatica]] poiché il suo [[fegato]] è stato distrutto in parte proprio dalla [[cocaina]] e dalle altre droghe di cui Diego abusava. Il malore fu ritenuto dai medici "non preoccupante", ma ha costretto Maradona ad una degenza di una ventina giorni. Il suo medico personale, [[Alfredo Cahe]], dichiarò: ''quello che mi preoccupa è il suo entourage, perché tutti quelli che gli si avvicinano lo fanno per approfittarsi di lui. E da quando ha cominciato con il cosiddetto [[showbol]] (il calcio al chiuso) mangia e beve in quantità eccessive''<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2007/03_Marzo/29/maradona.shtml|titolo=Diego era depresso e beveva|editore=''Gazzetta.it''|data=29-03-2007|accesso=02-11-2009|}}</ref>.
 
Due giorni dopo essere stato dimesso (e dopo aver "ripudiato" il suo medico personale, "reo" di avergli consigliato di prolungare la degenza), Maradona avvertì un nuovo malore che lo costrinse ad un nuovo ricovero in una clinica privata.
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==== Preparatori tecnici ====
Lo storico preparatore atletico di Maradona su [[Fernando Signorini]].
Diego preferì comeCome massaggiatore e fisioterapista preferì [[Salvatore Carmando]], conosciuto al Napoli. Carmando fu scelto da Maradona come massaggiatore anche al seguito della Nazionale di calcio dell'Argentina nel Mondiale del 1986 in Messico, quando si aggiudicò il titolo di Campione del mondo, e nel Mondiale del 1994 negli USA.
 
== Statistiche ==
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* Il primo e l'ultimo gol di Maradona in Serie A sono stati entrambi segnati contro la [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] ed entrambi su [[Calcio di rigore|rigore]].
* Diego non è stato l'unico Maradona ad approdare nel campionato italiano: nella stagione 1987-1988 il fratello [[Hugo Maradona|Hugo]] giocò una decina di partite con l'[[Ascoli Calcio 1898|Ascoli]], allora allenato da [[Ilario Castagner]].
* Nel [[maggio]] [[2006]] ha accettato di partecipare al [[Soccer Aid]], un programma di sostegno all'[[Unicef]]<ref>{{cita web |url=http://www.unicef.org/sports/uk_34388.html |titolo=Soccer Aid for Unicef |editore=''Unicef.org'' |data=05-06-2006 |accesso=02-11-2009 |lingua=en}}</ref>. Nello specifico, Maradona giocò nel Resto del Mondo contro l'Inghilterra il [[27 Maggio]] [[2006]]: la partita finì 2-1 per l'Inghilterra, Diego segnò su calcio di rigore per la rappresentativa mondiale e la partita finì 2-1 per l'Inghilterra<ref>{{cita web |url=http://www.fifa.com/worldcup/archive/germany2006/news/newsid=27017.html |titolo=Maradona scores but England win UNICEF match |editore=''Fifa.com'' |accesso=02-11-2009 |lingua=en}}</ref>.
* Alcuni fan hanno fondato nel [[1998]] la "[[Iglesia Maradoniana|Chiesa di Maradona]]". Il suo quarantatreesimo compleanno, nel 2003, rappresentò l'inizio dell'anno 43 d.D. - ''después de Diego'' (''dopo Diego'')<ref>{{cita web |url=http://www.tgcom.mediaset.it/sport/articoli/articolo385855.shtml |titolo=Maradona ha addirittura una chiesa |editore=''Tgcom.it'' |accesso=02-11-2009|}}</ref>.
[[File:Maradona-212369675 3c30adbbb4 o.jpg|thumb|right|L'altarino dedicato a Maradona, a [[Napoli]]]]
* In una pubblicità televisiva della bibita brasiliana [[Guaraná Antarctica]] Maradona compariva come un membro della [[Nazionale di calcio brasiliana]], indossando la divisa gialla e cantando l'inno nazionale brasiliano con [[Kaká]] e [[Ronaldo]]; poi Maradona si svegliava, realizzando di aver vissuto un incubo provocatogli dall'abuso di Guaraná Antarctica<ref>{{cita web |url=http://www.guaranaantarctica.com.br/videos/comercial-maradona.aspx |titolo=Video dello spot |editore=''GuaranaAntarctica.com.br'' |accesso=02-11-2009 |lingua=es}}</ref>. Lo spot generò molte polemiche nei mass media argentini, sebbene fosse stato trasmesso solo in Brasile; i fan ne vennero a conoscenza tramite [[YouTube]]<ref>{{cita web |url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2006/04_Aprile/27/maradona.shtml |titolo=Maradona, l'incubo Seleçao |editore=''Gazzetta.it'' |data=24-04-2006 |accesso=02-11-2009|}}</ref>.
* A Napoli è presente l'"altarino di Maradona", una piccola [[edicola]] dedicata al famoso calciatore. Si trova in via San Biagio dei Librai di fronte al Largo Corpo di [[Napoli]], poco dopo la statua al dio [[Nilo]]. L'altarino contiene una foto di Maradona e, in una teca, un suo capello.
* Il suo bisnonno materno, Matteo Carioli, nacque a [[Curzola]], [[Dalmazia]] (ora in [[Croazia]], ai tempi parte dell'[[impero Austro-Ungarico]]) ed emigrò in Argentina, dove nacque Salvadora, la nonna di Diego. Salvadora chiamò sua figlia Dalma per via dell'origine dalmata, e, a sua volta, DiegoMaradona ha chiamato Dalma la sua figlia maggiore.
* Ai tempi della militanza nell'[[Argentinos Juniors]], fu preso di mira dallo storico portiere del [[Boca Juniors]], [[Hugo Gatti]]. Prima di una partita, il portiere cercò di intimorire il giovane e non ancora celebre Maradona, dicendogli che col suo fisico non avrebbe mai potuto giocare al calcio. Come promessogli, DiegoMaradona gli segnò ben quattro gol: il primo su rigore, il secondo con una velenosa punizione battuta quasi dalla linea di fondo, il terzo con un tocco morbido di sinistro e il quarto con una punizione dal limite<ref>{{cita web |url=http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=702 |titolo=La favola di Maradona - 13^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=04-11-2009 |}}</ref>. Hugo Gatti non fu l'unico portiere a sfidare Maradona: nel periodo di militanza al Napoli anche [[Stefano Tacconi]], allora portiere della Juventus, provocò Diego che lo punì con una doppietta in 15 minuti.
* L'[[11 maggio]] [[1991]] fu celebrato a [[Napoli]] un convegno in onore di Maradona, intitolato ''Te Diegum'' al quale presero parte molti intellettuali tifosi della squadra azzurra. Il report di questa esperienza (oltre che della sua preparazione) è riportato in un libro omonimo, pubblicato nello stesso anno.