Teorema della scimmia instancabile: differenze tra le versioni

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[[File:monkey-typing.jpg|thumb|Uno [[scimpanzé]] come questo, premendo i tasti della tastiera per un tempo sufficientemente lungo, arriverà ''quasi sicuramente'' a comporre qualsiasi opera conservata nella [[Biblioteca Nazionale di Francia]]]]
 
Il '''teorema della scimmia instancabile''' afferma che una [[scimmia]] che prema a [[caso (circostanza)|caso]] i tasti di una [[tastiera]] per un tempo infinitamente lungo quasi sicuramente riuscirà a comporre qualsiasi opera letteraria conservata nella [[Biblioteca Nazionale di Francia]]. Gli anglosassoni lo hanno riformulato ponendo come risultato finale le opere di [[William Shakespeare]]. Il teorema può essere considerato un caso particolare del secondo [[lemma di Borel-Cantelli]].
 
[[Jorge Luis Borges]], nel saggio ''La Biblioteca Total'' (apparso sulla rivista ''Sur'' nel [[1939]]), attribuisce questo "teorema" ad Huxley (non specifica però se [[Aldous Huxley|Aldous]] o [[Thomas Henry Huxley|Thomas Henry]]), ed in seguito lo inserisce (senza però citarlo) all'interno della struttura del suo racconto ''[[Biblioteca di Babele|La Biblioteca di Babele]]'' ([[1941]], raccolto in ''[[Finzioni]]''). L'idea risale però almeno a [[Jonathan Swift]]: tra i progetti degli accademici di Lagado (incontrati da Gulliver nell'isola di [[Laputa]]) vi è infatti la produzione di tutti i possibili testi ottenuti combinando casualmente le lettere dell'alfabeto.