Giuseppe d'Arimatea: differenze tra le versioni

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* il [[Vangelo secondo Luca]] dedica ben due versetti alla presentazione di Giuseppe; oltre a definirlo un membro del sinedrio che attendeva il regno di Dio, nota come fosse una «persona buona e giusta» e che non avesse condiviso la decisione degli altri membri del sinedrio riguardo la condanna di Gesù; della tomba dice che non era mai stata usata.<ref>[[Vangelo secondo Luca]], {{passo biblico|Lc|23,50-53}}.</ref>
 
* Nel [[Vangelo secondo Giovanni]] si racconta che Giuseppe era discepolo di Gesù, ma che teneva questo fatto nascosto per timore dei Giudei. Giuseppe chiese il corpo di Gesù a Pilato, che glielo concesse. Giuseppe si recò al patibolo con [[Nicodemo (discepolo di Gesù)|Nicodemo]], che recava mirra e aloe; i due deposero il corpo dalla croce e lo avvolsero in bende e oliioli aromatici. Nel luogo dell'esecuzione c'era un giardino con all'interno una tomba mai usata; lì deposero Gesù, in quanto era ''Parascève'' e la tomba era quella vicina.<ref>[[Vangelo secondo Giovanni]], {{passo biblico|Gv|19,38-42}}.</ref>
 
=== Vangelo di Nicodemo ===
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Durante il [[Medioevo]], la figura di Giuseppe fu al centro di due gruppi di leggende, quella che lo vedeva come fondatore della cristianità britannica e quella che lo voleva primo custode del [[Santo Graal]].
 
Queste leggende nacquero nel XII secolo, quando Giuseppe fu messo in relazione al [[Materia di Britannia|ciclo arturiano]] come primo custode del Santo Graal; il primo riferimento è presente nel ''Joseph d'Arimathie'' di [[Robert de Boron]], in cui Gesù appare a Giuseppe consegnandogli il Graal e questi lo manda con i suoi seguaci in Britannia. Questo tema fu sviluppato nelle opere successive di Boron e del ciclo arturiano, finché, in opere tarde, si affermò che Giuseppe stesso disi recò in Britannia diventandone il primo vescovo.
 
=== Giuseppe in Britannia ===