Elizabeth Short: differenze tra le versioni
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Va poi a vivere a [[Santa Barbara]], dove il [[23 Settembre]] [[1943]] viene arrestata per ubriachezza (per la legge californiana era anche minorenne) e riaccompagnata dalle autorità a [[Medford]] dalla madre. Dopo aver lavorato per un periodo alla mensa dell'[[Università]] di [[Harvard]], si trasferisce in [[Florida]]. Qui incontra il Maggiore dell'[[Aeronautica]] [[Stati Uniti|statunitense]] Matthew M. Gordon Jr., all'epoca in procinto di essere trasferito nel teatro di operazioni del Sud Est Asiatico.
Gordon - che otterrà molti e prestigiosi riconoscimenti durante la [[Seconda Guerra Mondiale|guerra]] - successivamente costretto in un ospedale militare in [[India]], scrive ad Elizabeth chiedendole di sposarlo. La giovane accetta ma non sarà in grado di convolare a nozze, perchè il Maggiore Gordon muore il [[10 Agosto]] [[1945]] in seguito ad un incidente aereo.
Betty lascia così la [[Florida]] e torna in [[California]] nel [[Luglio]] del [[1946]] per incontrare nuovamente una sua vecchia fiamma, il [[Luogotenente]] Gordon Fickling, di stanza a [[Long Beach]]. E' proprio durante la sua permanenza a [[Long Beach]] che viene soprannominata ''Black Dahlia'', nomignolo che probabilmente unisce la passione per il [[film]] ''[[La dalia azzurra]]'' alla sua abitudine a vestire di [[nero]].
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===Walter Alonzo Bayley===
'''Walter Bayley''', [[chirurgo]] di [[Los Angeles]], ha vissuto in una delle case vicine a quella in cui è stata ritrovata Elizabeth Short fino all'[[Ottobre]] [[1946]], quando si separa dalla moglie. La figlia di Bayley era amica della sorella di Elizabeth, Virginia Short, di cui fu anche testimone di nozze.
Dopo la sua morte, la vedova di Bayley
Larry Harnisch, redattore del ''[[Los Angeles Times]]'', alla fine di una propria [[indagine]] giornalistica svolta nel [[1996]], arriva alla conclusione che Bayley possa aver ucciso Elizabeth Short. Molti critici dell'ipotesi avanzata da Harnisch si interrogano sulla reale capacità di intendere e di volere di Bayley, data la sua malattia. Ma la principale teoria degli investigatori (secondo cui il corpo avrebbe dovuto essere smembrato per poter essere poi trasportato altrove, ipotesi che giustifica il profondo taglio all'altezza della vita) risponde parzialmente alla critica. Harnisch sostiene che sia stata proprio la sua malattia neurodegenerativa a contribuire all'accanimento sul corpo della vittima.
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===Joseph A. Dumais===
'''Joseph A. Dumais''', [[soldato]] di 29 anni di stanza in [[New Jersey]], è
===Woody Guthrie===
'''Woody Guthrie''', cantante [[musica folk|folk]],
===George Hodel===
'''George Hodel''', [[fisico]] specializzato in salute pubblica, è
Nel rapporto finale dell'accusa al Grand Jury di [[Los Angeles]], consegnato allo stesso il [[20 Febbraio]] [[1951]], si legge:
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('''N.B.''' La traduzione del rapporto non è del tutto letterale, ma ne è stato comunque rispettato il senso. Sono stati rimossi gli indirizzi dei soggetti citati e i nominativi completi delle persone ascoltate perchè ininfluenti.)
Nel [[2003]], Steve Hodel (figlio del dottor Hodel ed ex-[[detective]] della Sezione Omicidi della Polizia di [[Los Angeles]]) ha pubblicato un [[libro]] in cui afferma che il padre, deceduto nel [[1999]], è il responsabile sia dell'[[omicidio]] della "Dalia Nera" che di un ampio numero di [[omicidio|omicidi]] irrisolti commessi lungo un ventennio. L'ex-[[detective]] Steve Hodel
Dopo aver analizzato le informazioni presentate nel libro di Steve Hodel, il Vice-Procuratore di [[Los Angeles]] Stephen Kay (che è stato anche [[pubblico ministero]] nel processo alla "[[Charles Manson|famiglia Manson]]")
===Norman Chandler===
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Tutto quello che si sa di '''George Knowlton''' è che, al tempo del delitto Short, viveva nell'area di [[Los Angeles]] e che è successivamente morto in un incidente automobilistico nel [[1962]].
Nei primi [[Anni 1990|anni Novanta]], la figlia Janice (ex-cantante e proprietaria di una agenzia di pubbliche relazioni) dichiara di
{{quote|Il [[detective]] John P. St. John della polizia di [[Los Angeles]], uno degli investigatori assegnati al caso, ha detto di aver parlato alla Knowlton e di non credere ad una connessione fra l'omicidio della "Dalia Nera" e George Knowlton. "Ci sono tantissime persone che sostengono che un loro parente sia l'assassino della "Dalia Nera - afferma il [[detective]] St. John ''[...]'' - Quello che
Il dipartimento
====Le accuse di Janice Knowlton====
Pare inoltre che un ex-collaboratore dello [[sceriffo]] di [[Los Angeles]] abbia informato la Knowlton riguardo le indagini condotte proprio sul padre. La stessa fonte sembra le abbia inoltre confidato che anche Edward Davis - futuro capo della polizia di [[Los Angeles]] e futuro politico [[California|californiano]] - e Buron Fitts - Procuratore Distrettuale di [[Los Angeles]] - erano coinvolti nell'omicidio. Tuttavia, dai documenti ufficiali si evince che nessuna indagine è stata mai effettuata nei confronti di George Knowlton da parte della polizia, nè sono state portate prove ufficiali riguardo le altre dichiarazioni.
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===Orson Welles===
Il famoso [[regista]] '''[[Orson Welles]]''' viene inserito nella lista dei sospettati del delitto Short nel [[1999]] da Mary Pacios, ex-vicina di casa della famiglia Short di [[Medford]], nel suo libro "''Childhood shadows''". La Pacios basa la sua teoria soprattutto sul temperamento molto "volatile" del [[regista]] e sulla sua ossessione di tagliare tutto a metà - ossessione
Come ulteriore prova, la Pacios cita anche gli spettacoli di [[magia]] che Welles ha tenuto durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] per divertire i soldati al fronte. L'autrice definisce il particolare taglio effettuato a metà del corpo come la "firma" del [[killer]], l'ossessione di chi l'ha perpetrata.
Welles richiede il [[passaporto]] il [[24 Gennaio]] [[1947]], nove giorni dopo il [[delitto]] e lo stesso giorno in cui il [[killer]] invia un misterioso pacchetto ai [[quotidiano|quotidiani]] di [[Los Angeles]]. Welles lascia dunque gli [[Stati Uniti]] per stare in [[Europa]] circa dieci mesi. Secondo la Pacios, alcuni testimoni da lei interrogati dicono che sia Welles che la Short frequentavano lo stesso [[ristorante]] di [[Los Angeles]]. Tuttavia, Orson Welles non è mai stato ufficialmente inserito nella lista dei sospettati.
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===Jack Anderson Wilson===
'''Jack Anderson Wilson''' (anche conosciuto come '''Arnold Smith''') era un ladruncolo alcolizzato intervistato dallo scrittore [[John Gilmore]] per il suo libro "''Severed''". Dopo la morte, [[John Gilmore|Gilmore]] fa il nome di Wilson come probabile assassino, a causa della presunta conoscenza della Short. Il [[17 Gennaio]] [[1982]] (prima della morte di Wilson), tuttavia, Gilmore aveva fatto tutt'altra ipotesi dalle colonne del ''[[Los Angeles Herald-Examiner]]''.
In "''Severed''", l'autore sostiene che il [[detective]] John St. John, incaricato al tempo del caso, era quasi arrivato ad incastrare Wilson. In realtà, il [[detective]] stesso ha rilasciato al ''[[Los Angeles Herald-Examiner]]'' una dichiarazione, in cui affermava di essere impegnato nella risoluzione di altri delitti e che avrebbe preso in considerazione le ipotesi di [[John Gilmore|Gilmore]] quando avrebbe avuto "''un po' di tempo''". Successivamente, una volta resi pubblici il rapporto dell'[[FBI]] e della [[Procura]] distrettuale di [[Los Angeles]], le affermazioni contenute nel libro di [[John Gilmore]] che accusavano Wilson dell'[[omicidio]] della "Dalia Nera" si sono rivelate decisamente infondate.
==Un nesso con altri omicidi?==
[[John Gilmore|Gilmore]], sempre nel suo "''Severed''", accusa il defunto Jack Wilson anche dell'[[omicidio]] di un'altra [[donna]], '''Georgette Bauerdorf'''. Il [[libro]] - così come molti altri testi su esso basati - ipotizza erroneamente che la Short e la Bauerdorf si conoscessero, perchè avevano entrambe lavorato come [[cameriere]] nello stesso [[night-club]]. In realtà, quando la Short arriva a [[Los Angeles]] ([[1946]]), la Bauerdorf era già morta da due anni mentre il locale era chiuso da un anno.
Alcuni autori di [[romanzo|romanzi]] criminali hanno speculato sui possibili collegamenti fra il delitto Short e i delitti del ''[[serial killer]] di [[Cleveland]]'', che operò fra il [[1934]] e il [[1938]]. I primi responsabili del caso hanno effettivamente esaminato l'ipotesi, ma senza risultati (va detto che la stessa ipotesi è stata fatta per altri delitti commessi sia prima che dopo il delitto della "Dalia Nera").
Altri hanno invece ipotizzato la presenza di un collegamento fra l'[[omicidio]] di Elizabeth Short e quello di '''Suzanne Degnan''', una bambina di 6 anni trovata morta nel [[1945]] a Chicago, il cui corpo è stato anch'esso smembrato. L'ipotesi era stata "avvalorata" dalla scoperta del corpo della Short in ''Degnan'' Boulevard. Tuttavia, il cosiddetto "''Killer del rossetto''" (al secolo William Heirens, l'autore dell'atroce delitto di [[Chicago]]) ha confessato il suo delitto ed è stato per questo arrestato prima della scoperta del cadavere della Short - anche se c'è chi ha sostenuto che Heirens fosse [[innocente]] riguardo il delitto della Degnan.
==I risvolti mediatici del caso==
Il caso della "Dalia nera", com'era prevedibile, ha ispirato molti [[scrittore|scrittori]], [[regista|registi]] e [[musicista|musicisti]].
Nel [[1975]], viene prodotto
Nel [[1977]], il delitto ispira il [[romanzo]] "''True confessions''" di [[John Gregory Dunne]]. Nel [[1981]] ne viene tratto l'omonimo [[film]] (titolo italiano: "''[[L'assoluzione]]''") con [[Robert Duvall]] e [[Robert De Niro]], che lo stesso anno è premiato alla [[Biennale di Venezia]].
Nel [[1987]],
Nel [[1988]], un episodio della serie televisiva ''[[Hunter]]'' mostra i [[detective|detectives]] protagonisti indagare su un caso simile a quello della "Dalia Nera", in cui uno [[scheletro]] tagliato a metà viene rinvenuto durante la demolizione di un edificio costruito nel [[1947]]. I [[detective|detectives]] sono aiutati
Nel [[1998]], la [[Take 2 Interactive]] pubblica il [[videogioco
Nel [[2000]], la [[cantante]] ed [[attore|attrice]] [[Lisa Marr]] menziona la "Dalia Nera" nel suo pezzo ''In California'', tratto dall'album "[[4 AM]]".
Nel [[2001]], il [[jazz|jazzista]] [[Bob Belden]] produce un [[cd]] di 12 pezzi ispirati al caso di Elizabeth Short, intesi dall'autore come un tributo alla vittima.
Nel [[2002]], lo [[scrittore]] [[Max Allan Collins]] pubblica il suo romanzo "''[[Angelo in nero]]''", in cui combina la storia della "Dalia Nera" con quella del [[serial killer]] di [[Cleveland]] che lì operò negli [[Anni 1930|anni Trenta]].
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