Giuliano il Teurgo: differenze tra le versioni

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{{W|filosofia|maggio 2009}}
{{Bio
|Nome = Giuliano il Teurgo
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Figlio di [[Giuliano il Caldeo]], sembra che abbia coniato per primo il termine [[teurgia]] cheo contrapposecomunque ane [[teologia]].abbia Ilstabilito terminale stavacaratteristiche adnella significaresua "agireraccolta comesugli un dio" nel senso di aiutare gli uomini a trasformare il loro status in senso divino con l'aiuto dell'unione[[Oracoli misticacaldaici]].
A lui sono attribuiti gli ''[[Oracoli caldaici]]'', una raccolta di frammenti sui riti teurgici di notevole suggestione lirica.
 
La pratica religiosa "teurgica" è certamente precedente all'opera di [[Giuliano il Teurgo]] ma gli ''Oracoli caldaici'' sono la prima opera scritta giunta a noi che tratta di questo argomento. In questi testi, la [[teurgia]] si differenzia dalla [[teologia]] in quanto a differenza della seconda non si limita a discutere intorno al [[Divino]] quanto piuttosto descrive riti e pratiche per evocarlo.
L'imperatore romano [[Giuliano (imperatore romano)|Giuliano]], prima ancora di vestire la porpora imperiale, all'eta' di 23 si reco' ad [[Atene]] dove studio' [[filosofia]]. Si narra che [[Eusebio di Mindo]] abbia messo in guardia il giovane Giuliano, allora residente a [[Pergamo]], riguardo le supposte magie del teurgo [[Massimo di Efeso]].
 
Il termina [[teurgia]] stava ad significare "agire come un Dio" nel senso di aiutare gli uomini a trasformare il loro status in senso divino con l'aiuto dell'unione [[misticismo|mistica]].
A lui sono attribuiti gli ''[[Oracoli caldaici]]'', una raccolta di frammenti sui riti teurgici di notevole suggestione lirica.
 
L'opera di Giuliano il Teurgo ebbe notevole influenza sull'ultimo [[Neoplatonismo]].
La risposta piccata di Giuliano fu: "tu puoi restare fermo sui tuoi libri, io so dove andare".
Così anche l'imperatore romano neoplatonico del IV secolo, [[Giuliano (imperatore romano)|Giuliano]], prima ancora di vestire la porpora imperiale fu avvertito da [[Eusebio di Mindo]] rispetto alla ''teurgia'' pratica da [[Massimo di Efeso]]. Ma la risposta piccata di Giuliano fu: "tu puoi restare fermo sui tuoi libri, io so dove andare".
 
Quindi Giuliano ando' da [[Massimo di Efeso]] in Atene e venne cosi' iniziato ai [[Misteri eleusini]]. Per i suoi studi Giuliano chiese al suo amico [[Prisco (filosofo)|Prisco]] di spedirgli una copia del commentario didel filosofo neoplatonico e ''teurgo'' [[Giamblico]] su Giuliano il Teurgo. A tal proposito commentò di essere avido della filosofia di [[Giamblico]] e che nulla al mondo poteva stargli al pari.
 
==Bibliografia==