Neve artificiale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 43:
 
Le risorse in gioco sono quella idrica e quella energetica.
*Per quanto riguarda le risorse idriche, occorre capire che i cambiamenti climatici in atto stanno modificando la distribuzione delle [[precipitazioni]] nel corso delle [[stagione|stagioni]] con, in particolare, un minore apporto di acqua nella [[primavera|stagione primaverile]] ed [[autunno|autunnale]] e una maggiore frequenza di eventi estremi tra l’[[estate]] e l’[[autunno]]. Le minori precipitazioni nevose poi innescano un processo che porta ad una accentuata la siccità primaverile, con scarsi apporti idrici proprio quando l’acqua servirebbe maggiormente. Daltro canto gli impianti di innevamento artificiale hanno bisogno di acqua per funzionare e spesso necessitano di bacini di raccolta dell’acqua per tali esigenze. Questi bacini si riempiono durante tutto l’anno grazie alle precipiazioniprecipitazioni naturali e consentono anzi di ridurre il rischio di inondazioni dovute a fenomeni molto intensi e limitati nel tempo. Inoltre questi bacini sono utilizzati da [[specie]] [[animale|animali]] e [[vegetale|vegetali]] che, in assenza di un ciclo idrologico normale, rischierebbero rapidamente di scomparire dalle nostre montagne. L’innevamento artificiale durante la stagione invernale sopperisce quindi alla carenza di precipitazioni invernali e garantisce una riserva d’acqua per il periodo primaverile, sempre più secco. Il consumo di acqua degli impianti di innevamento quindi è solo apparente, perché in realtà tende a ripristinare gli equilibri del ciclo idrologico.
La costruzione del bacino di raccolta, invecedi contro, può avere un impatto ambientale notevole, a causa del grande sbancamento di terreno e degli eventuali alberi tagliati.
* Per quanto riguarda le risorse energetiche occorre considerare che gli impianti di innevamento, come ogni altro impianto tecnologico, utilizzano [[elettricità|energia elettrica]] per funzionare, ma entrano in funzione nelle ore serali e notturne, quando i picchi di consumo elettrico sono inferiori e la produzione energetica presenta surplus altrimenti non utilizzati. Inoltre, migliorando l’efficienza di questi impianti, il costo in [[kilowattora|kWh]] per la produzione della neve diminuisce progressivamente, anche grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici come gli [[inverter]] per l’ottimizzazione del consumo elettrico in relazione alle effettive esigenze.