Prove apparenti: differenze tra le versioni

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==Trama==
[[New York]]: figlio del poliziotto Liam, alle soglie della pensione, il giovane avvocato Sean Casey cerca di farsi strada nel mondo della legge. Ha la sua occasione proprio a causa del padre: questi, assieme all'agente Joey Allegretto, si apposta una notte per catturare un super ricercato, il boss della droga di New York Jordan Washington. I due, grazie a una soffiata di un ex agente invischiato in affari con Washington, tentano di fare irruzione ma Liam ha la peggio e viene colpito gravemente dal criminale. Nel conflitto a fuoco che si scatena in seguito, Washington riesce a fuggire, dopo aver ucciso tre agenti.
Sull'onda emotiva scatenata, e sotto pressione da parte dei [[mass media]], il procuratore ebreo Morgenstern, coglie l'occasione di affidare a Sean, profondamente colpito dal ferimento del padre, il caso: Washington infatti si costituisce (inspiegabilmente) e viene difeso in tribunale dadall'avvocato unVigoda, avvocatoradicale senzasostenitore scrupoli,del Vigodadiritto di difesa per ogni individuo e sospettoso dei metodi della polizia di NY. Sean ha però la meglio al processo, dove Washington viene condannato, nonostante i dubbi e le remore sull'operazione di polizia sollevate dalla difesa.
Mentre la sua carriera (anche politica) decolla, Sean viene convocato dagli affari interni che indagano sui retroscena del processo: si scopre che molti agenti erano in combutta con la [[malavita]] e intascavano tangenti da Washington stesso. Nella faccenda sembrano coinvolti anche Liam e Allegretto: messo alle strette, mentre il [[grand jury]] è alle porte, Allegretto si suicida, mentre Sean deve lasciar da parte le sue idee sull'infallibilità della giustizia e scendere a un compromesso per salvare il padre.
 
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*''"Prove apparenti è invece un film medio-basso, un po' noioso, scritto non bene dallo stesso Lumet, con situazioni improbabili (un figlio magistrato che si trova a giudicare il padre poliziotto per una illegalità compiuta a fin di bene, un Procuratore che s'innamora della assistente dell'avversario avvocato della difesa), con un eccesso di tirate, arringhe, pistolotti, monologhi e con un protagonista, Andy Garcia, che la poca intensità espressiva, la faccia carina e fragile, la mancanza di autorevolezza e spessore destinerebbero piuttosto a ruoli secondari"'' (Lietta Tornabuoni, ''[[La Stampa]]''<ref>[http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=5752 La Stampa] 26 aprile 1997</ref>
*''"(...) Forte e avvincente nella prima metà, con la sequenza d’azione magistralmente ritmata, il processo nella migliore tradizione di Lumet, attori da applauso (occhio a Leibman, che sullo schermo si vede raramente, straordinario). Poi però il copione smarrisce il filo, qualche figura perde peso (è il caso di Dreyfuss) e il protagonista Garcia anziché dominare gli eventi sembra a rimorchio di ciò che gli succede."'' ([[Tullio Kezich]], ''[[Il Corriere della Sera]]''<ref>[http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=37405 Il Corriere della Sera] 3 maggio 1997</ref>)
 
==Morale==
*''"Prove apparenti, quasi in contrapposizione al film Condannato a morte per mancanza di indizi di Peter Hyams <ref>>[http://it.wikipedia.org/wiki/Condannato_a_morte_per_mancanza_di_indizi]"condannato a morte per mancanza di indizi"</ref> offre allo spettatore l'idea che qualche piccolo compromesso sul rispetto delle regole e delle procedure, per asserite finalità di Giustizia, talvolta è necessaria. Tutto il film è ricchiuso nel discorso finale del protagonista ai giovani allievi procuratori: "Nel nostro lavoro il bianco e il nero non sono mai nettamente distinti... Dovrete operare quasi sempre in una zona grigia..."
 
== Collegamenti esterni ==