Costantino I: differenze tra le versioni

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==== Esercito ====
[[File:Roman Gothic Walls Romania Plain.svg|thumb|right|300px|Mappa della ex-[[Dacia (provincia romana)|Dacia romana]] con il suo complesso sistema di [[limes romano|fortificazioni e difesa]]. In grigio la cosiddetta [[Diga del Diavolo (limes romano)|diga del Diavolo]] ed a destra (in verde) il [[Brazda lui Novac (limes)|Brazda lui Novac]], di epoca costantiniana.]]
{{vedi anche|Esercito romano|limes romano|guardia pretoriana}}
 
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Nell'evoluzione successiva il generale in campo svolse sempre più le funzioni di una sorta di ministro della guerra, mentre vennero create le cariche del ''[[magister equitum praesentalis]]'' e del ''[[magister peditum praesentalis]]'' ai quali veniva affidato il comando effettivo sul campo.
 
Costantino dopo aver respinto nuove invasioni di [[Sarmati]] [[Iazigi]] e [[Goti]] (tra gli anni [[322]]<ref name="ZosimoII,21,1-3">[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', II, 21, 1-3.</ref> e [[332]]), potrebbe aver dato inizio alla costruzione di due nuovi tratti di [[limes romano|''limes'']]: il primo nella [[Ungheria|pianura ungherese]] chiamato [[Diga del Diavolo (limes romano)|''diga del Diavolo'']], formato da una serie di terrapieni che da [[Aquincum]] collegavano il fiume [[Tibisco]], per poi piegare verso sud e collegare il fiume [[Mureş (fiume)|Mureş]], percorrere il [[Banato]] fino al [[Danubio]] all'altezza di [[Viminacium]];<ref name="Maxfield210-213">V.A. Maxfield, ''L'Europa continentale'', pp. 210-213.</ref> il secondo nella [[Romania|Romania meridionale]] chiamato [[Brazda lui Novac (limes)|Brazda lui Novac]], che correva parallelo a nord del basso corso del [[Danubio]], da [[Drobeta-Turnu Severin|Drobeta]] alla pianura della [[Valacchia]] orientale fin quasi al fiume [[Siret (fiume)|Siret]].<ref name="Maxfield210-213"/>
 
Vale la pena ricordare che dopo aver sconfitto [[Massenzio]] nel [[312]] sciolse definitivamente la [[guardia pretoriana]] e fece smantellare l'accampamento del Viminale.<ref name="ZosimoII,17,2">[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', II, 17, 2.</ref> Il posto dei pretoriani fu assunto dalle [[schola palatina (Bisanzio)|schole palatine]], le quali ebbero lunga vita poi a [[Bisanzio]] ormai legate alla persona dell'imperatore e destinate a seguirlo nei suoi spostamenti, e non più alla Capitale.