IlUn'incertezza progettosu èIGNITOR vecchioderiva didal fatto che il suo progettorisale a più di 20 anni,dafa, quando è stato delineato dal prof. Coppi che lavorava presso il MIT, Massacchessets Institute of Technology, epotrebbe nonquindi sirichedere capisceun beneaggiornamento. perchéRimane glidubbio Usail allamotivo perenneper ricercacui diil energiaprogetto losia abbianostato lasciato inutilizzato per tutto questo tempo, in attesa che ilvenisse Piemonte lo sfruttassesfruttato. Se fosse stato giudicato credibile non era facile che sarebbe stato realizzato in quel paese?
IGNITOR è un progetto ormai vecchio più di 20 anni, quindi obsoleto, se si dovesse passare ad una fase realizzativa bisognerebbe riprogettarlo completamente ( ma questo non viene detto).
Le Banche interpellate nel 2000, che si chiamavano ancora San Paolo e CRT Torino, hanno cortesemente risposto che non erano disponibili a finanziare il progetto, facendo chiaramente capire che non avevano sufficienti garanzie scientifiche che fosse funzionante.
Se IGNITOR andasse in porto in Piemonte, di conseguenza verrebbe squalificato il Centro ENEA sulla Fusione di Frascati, in quanto l’Italia non può sostenere due Centri di eccellenza sulla Fusione Calda, per questo si cerca di coinvolgere una decina di dipendenti di Frascati.
Comunque stiano le cose come è possibile che una potenza come gli USA si facciano scappare un progetto così strategico nel settore energetico mondiale? Sui siti USA della Fusione Nucleare calda, da nessuna parte è citato nè il Professor Coppi nè tanto meno il suo progetto. La contraddizione sta nel fatto che si pensa di finanziare una ricerca di dubbio risultato mentre non investiamo risorse per quei ricercatori che hanno stima a livello mondiale e che così sono invogliati a trasferirsi all’estero.