Festività nell'antica Grecia: differenze tra le versioni
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* ''[[famiglia|Familiari]]'', quali le [[Anfidromie]]<ref>I nomi in [[lingua italiana]] dei corrispondenti termini [[lingua greca|greci]] sono quelli indicati nel ''Vocabolario greco-italiano'' del [[Lorenzo Rocci|Rocci]], Roma: Società Anonima Editrice Dante Alighieri, 1951</ref> (''Ἀμφιδρόμια''), in occasione della nascita di un bambino, o le [[Gamelie|Gamelie]] (''Γαμηλία''), feste prematrimoniali
* ''Fratriali'', limitate alle [[fratria|fratrie]] (''Φράτρα'')
* ''Tribali'', limitate alle [[Tribù#
* ''Cittadine'', limitate alle singole [[polis]]; per es., le principali feste di [[Sparta]] erano le [[Ginnopedie]] (''Γυμνοπαιδίαι''), le [[Giacinzie]] e le [[Carnee]]; quelle di Atene erano le [[Panatenee]], le [[Antesterie]] , le [[Grandi Dionisie]], le [[Lenee]], le [[Targelie]], le [[Tesmoforie]] e le [[Apaturie]]
* ''Pluricittadine'', comuni a più località; per es., le [[Apaturie]], celebrate ad [[Atene]] e in tutte le città della [[Ionia]] tranne ad [[Efeso]] e a [[Colofonia]]; le feste in onore di Apollo Tropio nell'[[esapoli dorica]] (poi pentapoli dorica dopo l'espulsione di Alicarnasso per colpa di un suo cittadino che portò via un tripode in bronzo durante le celebrazioni<ref>"I [[Dori]] dell'attuale territorio della [[Pentapoli dorica|Pentapoli]], lo stesso che una volta si chiamava "[[Esapoli dorica|Esapoli]]", si guardano bene dall'accettare nel loro santuario di Apollo Triopio gli altri Dori confinanti, anzi da sempre escludono da ogni partecipazione al tempio anche quelli di loro che ne abbiano violato le regole. Ai giochi in onore di Apollo Triopio avevano posto anticamente come premio per i vincitori dei tripodi di bronzo, che però non potevano essere portati via da chi se li fosse guadagnati, ma dovevano essere dedicati al dio, lì sul posto. Una volta accadde che un uomo di Alicarnasso, di nome Agasicle, dopo aver vinto non rispettò la norma: si portò via il tripode e lo fissò al muro di casa sua. Per questa ragione le cinque città, cioè [[Lindo]], [[Ialiso]], [[Camiro]], [[Coo]], e [[Cnido]], vietarono l'accesso al tempio a tutti gli abitanti di [[Alicarnasso]], sesta città dell'[[Esapoli dorica|Esapoli]]. Tale fu il castigo che imposero loro."([[Erodoto]], ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]'', I, 144)</ref>); le [[Eraclee ]] che si celebravano a [[Tebe (Grecia)|Tebe]], in numerose località dell'[[Attica]] e dell'[[Asia Minore]], a [[Sicione]], a [[Coo]] e ad [[Agirio]] in [[Sicilia]]
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