Impero spagnolo: differenze tra le versioni

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Alla morte di Carlo V la Spagna possedeva domini da Algeri ai Paesi Bassi, i quali comprendevano: numerose fortezze in Nordafrica, il meridione d'Italia con Sicilia e Sardegna, il Milanese, l'Austria con vastissime estensioni nell'Europa centrale, la Franca Contea ed i Paesi Bassi.
La suddivisione dell'Impero europeo agli eredi Filippo e Massimiliano disgregò il solido blocco continentale ma ciò favorì la suddivisione del conflitto con l'altra superpotenza internazionale: l'Impero Ottomano.
I Turchi solitamente si alleavano con i Francesi, l'unica entità politica in grado di contrastare con efficacia gli Spagnoli e questo segreto sodalizio frenò le mire espansionistiche sul Mediterraneo di SuadiSua Cattolicissima Maestà i cui eserciti, nonostante alcuni successi nelle spedizioni contro Tunisi nel 1535 e 1573, subirono molti rovesci, sia quando tentarono di difendere le postazioni in Algeria e Tunisia sia quando fecero una spedizione contro la roccaforte islamica di Gerba, furono sempre sconfitti. Il Mediterraneo Occidentale rimase però sempre un lago spagnolo grazie alla schiacciante vittoria delle flotte cristiane coalizzate di Spagna, Genova, Venezia e del Papato contro le navi del Sultano, a Lepanto nel 1571.
Si era raggiunto l'apice della parabola dell'imperialismo spagnolo nel Vecchio continente.
 
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Ricevettero la medesima sorte gli abitanti della Nuova Spagna (Messico), stimati in 25 milioni nel 1520, scesi in 75 anni a un milione e mezzo (riduzione circa del 90%). In Perù la riduzione fu del 30%.
 
In due secoli il crollo demografico in tutta l'area americana posseduta dagli Spagnoli fu devastantetra i più drammatici della storia dell'umanità:
si passò dai 50 milioni di individui alla fine del XV secoli ai 4 milioni della metà del XVII.