Impero spagnolo: differenze tra le versioni
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si passò dai 50 milioni di individui alla fine del XV secoli ai 4 milioni della metà del XVII.
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Nonostante le perdite territoriali in Europoa, la Spagna mantenne sempre uno stretto controllo sulle regioni d'oltremare. Il Trattato di Utrecht lasciò sostanzialmente intatto l'impero, tranne qualche acquisizione inglese e francese nei Caraibi, ed i suoi monopoli commericiali. Il tentativo fu quello di creare un equilibrio delle forze tra le superpotenze ma per tutto il XVIII secolo vi furono gravi attriti con il Portogallo in Uruguay e la Gran Bretagna in Georgia.
Le successive guerre coloniali portarono alla perdita della Florida per mano inglese e di altre zone caraibiche.
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Oramai la supremazia nei mari era persa per sempre e l'ascesa della Gran Bretagna divenne inesorabile, nel 1815 la flotta militare spagnola era annientata.
I fermenti rivoluzionari ed i piani imperialisici di Napoleone in Sudamerica dopo l'annessione della Spagna all'Impero francese, affrettarono un processo nazionalistico già in atto ma gli Spagnoli cercarono sempre di
L'indipendenza sudamericana, inevitabile, dilagò in due ondate: dal Nord, vigorosamente contrastata dai presidi dell'esercito nei monti colombiani, guidata da Bolivar che partì dal Venezuela; e dal Sud
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