Morte della Vergine (Mantegna): differenze tra le versioni
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==Storia==
L'opera viene in genere identificata con la pala d'altare che decorava la cappella privata di [[Ludovico Gonzaga]] nel [[Castello di San Giorgio (Mantova)|Castello di San Giorgio]], la cui sistemazione architettonica e decorazione fu la prima commissione ufficiale a Mantegna, pittore di corte dal [[1460]], ma in trattativa già dal [[1457]]. La tavola, che originariamente aveva dimensioni verticali maggiori, venne completata entro il [[1462]]. Sicuramente la pala
Nel corso del XVI secolo la cappella venne ristrutturata e ridecorata, con la dispersione delle decorazioni quattrocentesche, per poi venire in seguito distrutta, tanto che oggi si ignora la sua collocazione, forse sotto la [[Camera degli Sposi]].
La tavola della ''Morte della Vergine'' in particolare dovette finire a [[Ferrara]], a giudicare da una
Il quadro principale venne acquistato da [[Carlo I d'Inghilterra]] dai [[Gonzaga]] nel [[1627]] e poi comprato da [[Filippo IV di Spagna]] alla vendita dopo la morte del re inglese. Entrato così nelle collezioni reali spagnole, è approdato al Prado nel [[1829]].
Fu [[Roberto Longhi]] il primo a ricostruire l'aspetto originario della tavola ed
==Descrizione e stile==
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Il catafalco della Vergine domina con le sue linee orizzontali la metà inferiore del dipinto, mentre attorno ad essa stanno gli apostoli che recitano la cerimonia funebre: [[san Pietro]] legge le Sacre Scritture, uno regge un vaso di unguenti, altri una candela e cantano; uno al centro, posto verso lo spettatore ([[san Giovanni evangelista|san Giovanni]]?) si sporge verso il corpo di [[Maria Vergine|Maria]] per spargere l'[[incenso]] con un [[incensiere]].
La luce non arriva dalla finestra, ma da sinistra, ed investe il primo apostolo per lambire poi da dietro la figura scorciata sul catafalco. Lo spazio
== Bibliografia ==
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