Impero spagnolo: differenze tra le versioni
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L'occasione per liberarsi dalla dominazione europea sì presentò quando le truppe napoleoniche s'impossessarono nel 1808 della Spagna cacciando il re Ferdinando VII e si insediò Giuseppe Bonaparte che non esercitò più alcuna autorità sulle colonie, divenute di fatto autonome.
Si crearono quindi i primi governi locali ma esclusivamente per ovviare ad un vuoto di potere lasciato dall'amministrazione spagnola.
Nel 1811 Venezuela e Paraguay furono proclamati indipendenti mentre le giunte comunali di Santiago del Cile e di Buenos Aires si comportarono de facto come istituzione staccata della Spagna.
Questo processo si interruppe violentemente per effetto della restaurazione della monarchia voluta nel 1815 al Congresso di Vienna dalle potenze assolutistiche che in breve tempo liquidò tutti i nuovi regimi dell'America Latina tranne la dittatura di José Francia nel Paraguay e la giunta della futura capitale argentina che proclamò l'indipendenza delle Provincie Unite del Rio de la Plata nel 1816.
L'indipendenza sudamericana, inevitabile, dilagò in due ondate: dal Nord, vigorosamente contrastata dai presidi dell'esercito nei monti colombiani, guidata da Bolivar che partì dal Venezuela; e dal Sud ▼
===L'indipendenza dell'America meridionale===
▲L'
condotta dall'Esecito delle Ande di San Martin fino al Cile.
In Messico inzialmente si verificò una repressa rivoluzione sociale, poi una controrivoluzione che terminò con la presa del potere da parte del conservatore Iturbide autoproclamatosi imperatore col nome di Agustin I.
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