Principio di falsificabilità: differenze tra le versioni
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=Problemi insiti nel falsificazionismo=
Il falsificazionismo dissolve i problemi legati al ''verificazionismo'' dei positivisti logici e al principio di [[induzione]]. Tuttavia non è privo esso stesso di gravi incertezze sul piano logico. In primo luogo, è sempre possibile in linea di principio formulare ipotesi scientificamente valide sul piano del metodo, che pretendano di confutare lo stesso protocollo falsificante della vecchia teoria. La possibilità del moltiplicarsi delle ipotesi ''ad hoc'', tese a evitare la falsificazione, rende pertanto comunque difficile, in linea di principio, comprendere in che cosa differisca una teoria scientifica da una teoria metafisica, anch'essa, e per definizione, sempre verificabile, perché sempre disponibile a nascondersi dietro il paravento teorico di ragionamenti che eludono la confutazione. Il problema è complicato da alcune prese di posizione dei filosofi analitici del linguaggio religioso, che finiscono per avere peso sulla distinzione più generale fra scienza e metafisica. Hick ad esempio descrive il linguaggio religioso (e per estensione, quello delle metafisiche) come soggetto a ''falsificazione non definitiva''. Un altro teologo avvezzo ai metodi della filosofia analitica, Mitchell, ha parlato poi di ''verifica escatologica'' della religione (essendo l'esperienza della morte, ''l'ultimo angolo della via'', in greco l' ''éskhaton'', il luogo della sua conferma o smentita). Critiche massicce al falsificazionismo vengono poi dall'epistemologia anarchica di [[Paul Feyerabend]], che in ''Contro il metodo'' ha appuntato i suoi strali contro il falsificazionismo popperiano e i suoi editti (per quanto il Popper contro cui Feyerabend polemizza non sempre corrisponda ai toni sfumati del vero pensiero di Popper stesso). Il risultato che emerge da queste critiche è in definitiva riassumibile nei seguenti punti (collegabili con la [[tesi di Quine-Duhem]], circa l'impossibilità dell' ''experimentum crucis'' e della falsificazione conclusiva):
* il falsificazionismo pretende di distinguere una teoria controllabile da una incontrollabile, dicendo che una teoria controllabile può essere confutata dall'esperienza;
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