Filippo Naldi: differenze tra le versioni

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Il contributo più significativo che [[Filippo Naldi|Naldi]] lasciò in termini di giornalismo e, successivamente, a livello politico e sociale fu la fondazione de [[Il Popolo d'Italia]], quotidiano diretto da [[Benito Mussolini]]. Il giornale vide la luce, senza poche polemiche, il [[15 novembre]] [[1915]], ma già dall'[[aprile]] [[1915]] - ufficiosamente - in occasione di un'intervista rilasciata a ''[[Il Resto del Carlino]]'', [[Benito Mussolini|Mussolini]] gettò le basi, insieme a [[Gaetano Serrani]] e [[Filippo Naldi|Naldi]], per la creazione di un quotidiano interventista.
 
La grande amicizia tra [[Benito Mussolini|Mussolini]] e [[Filippo Naldi|Naldi]], che si espresse pubblicamente più volte persino in sede al quotidiano socialista ''[[L'Avanti!]]'', della quale redazione [[Filippo Naldi]] fu un assiduo frequentatore, etrovò allaopposizione quale svariatitra esponenti del partito si opposerosocialista (una su tutte, l'allora amante di [[Benito Mussolini|Mussolini]], la socialista [[Angelica Balabanoff]]),; ciononostante si tramutò in una collaborazione giornalistica eclatante e di grande eco, tale che fece ottenere, proprio a ''[[Il Popolo d'Italia]]'', risultati di vendita insperati.
 
====L'opposizione al "modello Naldi"====