Conversione di Paolo: differenze tra le versioni

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La '''Conversione di Paolo''' è un evento descritto negli [[Atti degli Apostoli]] che segna l'adesione al cristianesimo di Saulo o [[Paolo di Tarso]].
 
[[Immagine:453px-Caravaggio-The Conversion on the Way to Damascus.jpg|thumb|250px|right|[[Conversione di San Paolo (Caravaggio)|Conversione di San Paolo]], dipinto di [[Caravaggio]] (1600-1601, attualmente conservato nella [[Basilica di Santa Maria del Popolo]] a Roma).]]
 
Tradizionalmente l'adesione di Paolo al movimento cristiano viene indicata col termine "[[conversione]]".<ref>Vedi p.es. la tradizione cattolica che ricorda l'evento con la festa liturgica della "[http://www.santiebeati.it/dettaglio/20700 Conversione di San Paolo Apostolo]", dicitura usata anche in recenti documenti pontifici (p.es. il ''[http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccdds/documents/rc_con_ccdds_doc_20080125_san-paolo_it.html Decreto con il quale si concede una speciale facoltà per la celebrazione della Conversione di San Paolo Apostolo nell'anno giubilare, bimillenario della sua nascita]'' del 25 gennaio 2008).</ref><ref>Alcuni studiosi (vedi p.es. K. Stendahl, ''Paolo tra Ebrei e Pagani'', 1976, tr. it. 1995), assumendo come storicamente fondato il resoconto biblico, preferiscono parlare di "[[vocazione]]" o chiamata di Paolo da parte di Gesù, evidenziando come il termine "conversione" sia invece più adatto per indicare il passaggio dal paganesimo idolatrico al cristianesimo (vedi p.es. ''Nuovo dizionario enciclopedico illustrato della Bibbia'', Casale Monferrato 1997, s.v. "Paolo", par. 2. "La vocazione-rivelazione di Paolo", pp. 754-755; ''Dizionario di Paolo'', s.v. "Conversione e chiamata di Paolo", pp. 285-298). La dicitura "conversione" resta comunque quella più comunemente usata e condivisa.</ref>