Enemies of Reality: differenze tra le versioni
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{{Template:Album|Titolo = ''Enemies of Reality''
|Nome Artista = [[Nevermore]]
|Data = [[29 luglio]] [[2003]]
|Etichetta = [[Century Media]]
|Produttore = [[Kelly Gray]]
|Durata = 41 [[minuto|min]]: 09 [[secondo|sec]]
|Genere Musicale = [[Speed metal]], [[Thrash metal]], [[Heavy metal]]
|Registrato = [[2003]], House of Rock & Metalworks, [[Seattle]], [[Washington]]
|Numero di Dischi = 1
|Numero di Tracce = 9
|Premi =
|Numero dischi di platino = -
|Numero dischi d'oro = -
|Note =
|album precedente = [[Dead Heart in a Dead World]] ([[2000]])
|album successivo = [[This Godless Endeavour]] ([[2005]])
}}
==Formazione==
* [[Warrel Dane]] - [[cantante|voce]]
* [[Jeff Loomis]] - [[chitarra]]
* [[Jim Sheppard]] - [[basso elettrico|basso]]
* [[Van Williams]] - [[batteria (musica)|batteria]]
==Lista tracce==
# Enemies of Reality - 5:11
# Ambivalent - 4:12
# Never Purify - 4:03
# Tomorrow Turned Into Yesterday - 4:35
# I, Voyager - 5:48
# Create The Infinite - 3:38
# Who Decides - 4:15
# Noumenon - 4:37
# Seed Awakening - 4:30
▲Il quinto album degli americani Nevermore(sesto se comprendiamo l'ep "In Memory"), coincide con la scadenza del contratto con Century Media, contratto in seguito rinnovato .All'epoca, i rapporti tesi fra band ed etichetta fruttarono al combo di Seattle una release da molti criticata a causa di una produzione molto deficitaria(un sound molto impastato)da parte del produttore Kelly Gray, per via di budget di lavoro inadeguati. L'album in realtà è musicalmente ottimo: la vena drammatica si sposa perfettamente con partiture a tratti cervellotiche , ma mai insensate. Un album da ascoltare più volte, indubbiamente: la melodica ballad "Tomorrow turned into yesterday" , lontana anni luce dalla stucchevolezza di -ad esempio- una "Believe in nothing" (tratta dal sopravvalutato "Dead heart in a dead world")spezza il ritmo caotico dell'album, che, per chi scrive trova i suoi momenti migliori nella title track, la durissima "ambivalent", la melodica (quasi power-oriented)"I voyager", l'inquietante chiaroscuro di "who decides", e la ultra fast "seed- awakening". Tecnica, disperazione e poesia . Unica nota stonata, la durata esigua del disco(40 minuti), che con un paio di altri brani sarebbe stato ancora più prezioso. Peccato per la resa sonora, migliorata nel remaster del 2005 ad opera dell'osannato Andy Sneap.
{{metal}}
{{albumlist}}
[[Categoria:Album metal]]
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