Gioacchino Calabrò: differenze tra le versioni
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Quel Palio, poi rinviato al [[20 agosto]] per maltempo, sarebbe passato alla storia come una delle più turbolente carriere della storia della festa senese. Nei preparativi la [[Nobile Contrada del Bruco]], all'epoca la "nonna" del Palio, a digiuno dal [[16 agosto]] [[1922]], allacciò una fitta rete di "partiti" per guadagnarsi i favori dei fantini delle altre consorelle e tornare finalmente al successo. Per il rione di via del Comune, che già di per sé poteva contare sul veloce cavallo Mughetto (vittorioso a luglio per la [[contrada della Lupa|Lupa]]) e sull'esperto fantino [[Primo Arzilli]] detto ''il Biondo'', si presentava una ghiotta occasione per togliersi la "cuffia".
L'unico ostacolo era rappresentato proprio da Rubacuori, confermato proprio fantino dal Drago, galvanizzato dall'assegnazione, alla [[Tratta]], di [[Folco (cavallo)|Folco]], uno dei più grandi cavalli della storia del Palio (8 vittorie in tutta la sua carriera, record del [[XX secolo]] insieme a Panezio). Pur di età piuttosto avanzata (19 anni, curiosamente quanto Rubacuori), [[Folco (cavallo)|Folco]] era nettamente il cavallo da battere e Rubacuori voleva lasciare un segno del proprio passaggio a Siena prima della fine degli studi. Il fantino dragaiolo non accettò, quindi, le proposte del Bruco, ma per quest'ultima contrada la cosa non presentava un problema eccessivo, avendo dalla sua gran parte degli altri fantini.
La turbolenta carriera ebbe episodi rimasti storici anche alla mossa, quando il mossiere [[Lorenzo Pini]] annullò due partenze apparentemente valide, in cui il Bruco era però partito male. Dopo le vibranti proteste della [[Contrada della Tartuca|Tartuca]] (che addirittura si ritirò dalla corsa), la mossa fu finalmente data e proprio il Bruco si portò in testa. Rubacuori cercò di mettersi all'inseguimento della battistrada, ma si trovò di fronte l'ostacolo di [[Pietro De Angelis (fantino)|Pietro De Angelis]] detto ''Pietrino'', fantino dell'[[Contrada Sovrana dell'Istrice|Istrice]]. Superato a suon di nerbate il binomio di Camollia, Rubacuori si mise all'attacco del Bruco e, sfruttando la superiorità di [[Folco (cavallo)|Folco]], si portò in testa e vinse tra lo stupore della Piazza.
Rubacuori non ebbe neanche il tempo di festeggiare. I brucaioli, pazzi di rabbia e delusione, strapparono a brandelli il Drappellone e cercarono Rubacuori per linciarlo. Il fantino siciliano riuscì a salvarsi rifiugiandosi nell'entrone, ma fu comunque colpito alla testa dal piombo di una bandiera, scagliatagli contro da un monturato del Bruco. Fortunatamente per Rubacuori, al momento dell'urto indossava ancora lo zucchino, che lo protesse dal terribile urto<ref>{{Cita web|titolo=Palio di Siena, aneddoti contradaioli - Contrada del Drago|url=http://www.ilpalio.org/aneddoti_drago01.htm|accesso=18-02-2009}}</ref>.
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| '''[[20 agosto]] [[1945]]'''
| [[Immagine:600px Rosa Antico e Verde con cornice gialla.PNG|15px]] '''[[Contrada del Drago|Drago]]'''
| '''[[Folco (cavallo)|Folco]]'''
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| [[18 maggio]] [[1947]]
| [[Immagine:600px Rosa Antico e Verde con cornice gialla.PNG|15px]] [[Contrada del Drago|Drago]]
| [[Folco (cavallo)|Folco]]
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| [[2 luglio]] [[1947]]
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