Elisabetta I d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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Nel gennaio [[1536]] Anna partorì un figlio che morì nel travaglio; il re, per potersi risposare, la accusò di tradimento, di tradimento con il fratello e di stregoneria: il [[2 maggio]] venne rinchiusa nella [[torre di Londra]] ed il [[19 maggio]] fu decapitata; il giorno successivo Enrico si fidanzò con [[Jane Seymour]].
Elisabetta, che allora aveva tre anni, fu dichiarata illegittima, perse il titolo di principessa e fu cresciuta in esilio nel palazzo di [[Hatfield]] con la sorella di[[ Anna]], Maria, fino a che [[Jane Seymour]] non diede alla luce un figlio maschio, [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo]]. Elisabetta e Maria non erano comunque viste di buon occhio perché illegittime.
In seguito, la sesta moglie di Enrico, [[Caterina Parr]], riconciliò il re con la figlia che, assieme alla sorellastra Maria, fu reinserita nella linea di successione dopo il principe [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo]], con l'Atto di Successione del [[1544]].
Grazie a Caterina Parr, Elisabetta riceve un'educazione in un ambiente rigidamente protestante, sotto la guida dell'insigne umanista [[Roger Ascham]], studiando latino, greco, francese, italiano (di fatto, uno dei primi documenti autografi di Elisabetta, una lettera, è scritta in italiano) e spagnolo.
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