Gregor MacGregor: differenze tra le versioni

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All'epoca, gli uomini d'affari britannici erano ansiosi di entrare nel grande mercato sudamericano che gli era precluso a causa della presenza della [[Spagna]]. La proposta di MacGregor era tanto più allettante alla luce delle guerre per l'indipendenza che in quel periodo si combattevano in molti stati sudamericani: i nuovi governi della [[Colombia]], del [[Cile]] e del [[Perù]] avevano già infatti emesso [[obbligazione (finanza)|obbligazioni]] al [[Royal Exchange]] di Londra per raccogliere somme di denaro.
 
L'alta società londinese fu inoltre subito catturata dalla figura colorita e pittoresca di MacGregor, ed egli e la sua seconda moglie, la [[creolo|creola]] Josefa Andrea Lovera, ricevettero molti inviti. Il [[Lord Mayor of the City of London|Lord Mayor]] di Londra, Christopher Magnay, organizzò persino un ricevimento ufficiale nella [[Guildhall]]. MacGregor affermava di discendere dal [[clan scozzese]] dei MacGregor e di avere come antenato addirittura il celebre eroe [[Robert Roy MacGregor|"Rob Roy" MacGregor]]. Contribuirono molto al suo successo in società i suoi racconti, notevolmente abbelliti, delle sue imprese nella [[guerra d'indipendenza spagnola]] all'epoca di [[Napoleone]] e quindi al servizio di [[Francisco de Miranda]], [[Simón Bolívar]] e delle guerre d'indipenzaindipendenza sudamericane.
 
MacGregor venne presentato al maggiore William John Richardson che, nell'inverno [[1821]], fu da lui nominato legato di Poyais. Si era trasferito a Oak Hall, nella proprietà di Richardson nell'[[Essex]], dove teneva un tenore di vita molto lussuoso, confacente col suo ''status'' di "principe". Un ufficio per la Legazione del Territorio di Poyais venne aperto a Dowgate Hill nella [[City of London|City]]. Splendidi banchetti a Oak Hall e ricevimenti cui invitava ambasciatori stranieri, ministri e alti ufficiali dell'esercito fecero ulteriormente aumentare la sua popolarità.
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Edward Codd, sovrintendente del Belize, mandò subito un messaggio a Londra, dove dei vascelli vennero inviati per richiamare indietro cinque navi cariche di coloni che nel frattempo erano partite dopo la ''Kennersley Castle''. I coloni che decisero di non rimanere nell'Honduras Britannico o in altri territori americani si imbarcarono sulla nave ''Ocean'' l'[[1 agosto]] [[1823]] per Londra. Altri ancora morirono durante questo viaggio, e meno di 50 persone tornarono vive in Gran Bretagna.
 
72Settantadue giorni dopo la partenza la ''Ocean'' attraccò a Londra. Il giorno seguente, i giornali della città pubblicarono tutta la storia: tuttavia, nonostante le esperienze passate dai sopravvissuti, alcuni di loro si rifiutarono ostinatamente di credere che dietro a tutto ciò ci fosse proprio MacGregor. Uno di essi, James Hastie, che aveva perso due figli a causa delle malattie tropicali, scrisse e pubblicò un libro intitolato ''Narrative of a Voyage in the Ship Kennersley Castle from Leith Roads to Poyais'', in cui incolpava della truffa i consiglieri di Sir Gregor e i pubblicisti per avere diffuso informazioni false. Un gruppo di sopravvissuti firmò una dichiarazione in cui sostenevano che, se Sir Gregor fosse venuto con loro, le cose sarebbero andate in modo diverso. Il maggiore Richardson fece causa ai giornali per calunnia e difese MacGregor dall'accusa di [[frode]].
 
Ma MacGregor, comunque, era già partito per [[Parigi]] a ottobre.