Volontà: differenze tra le versioni

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Per '''volontà''' si intende la capacità fattiva e intenzionale di una persona di ''determinare'' una o più azioni dirette a uno scopo preciso.
Dicesi '''volontà''' il fine o i fini di una determinata persona nella sua vita o, specificamente, anche nelle sue azioni semplici e quotidiane. Ad esempio, la volontà di una persona può essere volersi comprare una casa o desiderare di lasciare un'eredità ai suoi figli e/o parenti. La volontà rappresenta anche la determinazione di una persona nel raggiungere un determinato obiettivo. Con una visione più ampia, la volontà di una persona è la sua capacità di non farsi condizionare dalle altre persone. In questo senso, la volontà si può accomunare alla parola [[assertività]].
 
La ''volontà'' consiste quindi nel fine, o i fini, che lo [[spirito]] umano si propone di realizzare nella sua vita, o specificamente anche nelle sue azioni semplici e quotidiane. Esempi di volontà possono essere il desiderio di lasciare un'eredità ai figli e/o ai parenti, o il proposito di comprare una casa. Generalmente la volontà rappresenta la determinazione di una persona a raggiungere con sufficiente convinzione un determinato obiettivo.
Per volontà si intende anche la capacità dello [[spirito]] umano di ''determinare'' le azioni della persona. È un concetto fondamentale e a lungo dibattuto nell'ambito della filosofia in quanto inestricabilmente legato all'interpretazione dei concetti di [[libertà]] e [[virtù]]. Particolarmente problematico è poi il suo rapporto con le interpretazioni [[meccanicismo|meccanicistiche]] del mondo; o l'uomo è capace di atti volitivi che, in quanto tali, rompono il meccanicismo della [[realtà]], o la volontà è determinata dalle leggi che regolano l'universo ed è quindi snaturata e priva di ogni valore morale.
 
Da un punto di vista esclusivo, la volontà di una persona è la sua capacità di non farsi condizionare dalle altre persone. In questo senso, la volontà si può accomunare alla parola [[assertività]].
 
==Questioni filosofiche==
Per volontà si intende anche la capacità dello [[spirito]] umano di ''determinare'' le azioni della persona. È un concetto fondamentale e a lungo dibattuto nell'ambito della filosofia, in quanto inestricabilmente legato all'interpretazione dei concetti di [[libertà]] e [[virtù]]. Particolarmente problematico è poi il suo rapporto con le interpretazioni [[meccanicismo|meccanicistiche]] del mondo; o l'uomo è capace di atti volitivi che, in quanto tali, rompono il meccanicismo della [[realtà]], o la volontà è determinata dalle leggi che regolano l'universo ed è quindi snaturata e priva di ogni valore morale.
 
Il concetto di volontà diviene centrale nel pensiero cristiano per la sua stretta relazione con i concetti di [[peccato]] e virtù, si pensi alla difficoltà di definire e/o concepire una colpa in assenza della possibilità di determinare le proprie azioni. La virtù con [[Sant'Agostino d'Ippona|Agostino]] diviene inoltre la volontà di aderire al disegno divino.
 
==Lessico e modi di dire==
Frasi fatte e combinazioni di parole di frequente uso della parola volontà sono "le ultime volontà" e "volontà di ferro".