Helge Bronée: differenze tra le versioni

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{{F|calciatori|marzo 2010|commento=Per il carattere rissoso e i dettagli di ciò che faceva.}}
{{Sportivo
|nome = Helge Bronée
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|AnnoMorte = 1999
|Attività = calciatore
|Epoca =
|Nazionalità = danese
|PostNazionalità = , di ruolo [[attaccante]]
}}
 
==Caratteristiche tecniche==
==Carriera==
Era mancino. Aiutava spesso la squadra nella fase difensiva.
Esplode nella squadra francese del [[AS Nancy|Nancy]]. Nel [[1950]] viene ingaggiato, per ben 40 milioni di lire, dal [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] del Principe [[Raimondo Lanza di Trabia]], rimasto folgorato dal suo dribbling e dal tiro secco e risoluto. Mancino naturale dalla tecnica sopraffina, l'asso danese, perché di asso effettivamente si tratta, entra però ben presto in contrasto con l'allenatore dei rosanero [[Gipo Viani]]. In campo dimostra di essere un vero e proprio fuoriclasse, lo si vede anche indietreggiare in difesa, lui che è un centravanti, ma fuori dimostra di avere un carattere indomabile e indisciplinato, che ben presto gli causa antipatie all'interno della società.
 
==Carriera==
Per questo, nonostante sia l'idolo della tifoseria e il giocatore preferito dal presidente, gioca in rosanero solamente per 2 stagioni (1950-1951 e 1951-1952) totalizzando 70 presenze e segnando 22 reti.
Esplode nella squadra francese del [[AS Nancy|Nancy]]. Nel [[1950]] viene ingaggiato, {{citazione necessaria|per 40 milioni di lire,}} dal [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] del Principe [[Raimondo Lanza di Trabia]]. Ben presto entra in contrasto con l'allenatore dei rosanero [[Gipo Viani]]. Fuori dal campo aveva un carattere indisciplinato, che ben presto gli causa antipatie all'interno della società. Per questo, gioca in rosanero solamente per due stagioni (1950-1951 e 1951-1952) totalizzando 70 presenze e segnando 22 reti.
 
La sua carriera prosegue nella [[AS Roma|Roma]], ma anche qui il suo carattere rissoso gli crea qualche problema. Dopo un [[Associazione Sportiva Roma|Roma]]-[[Inter]] fra lui e il suo compagno di squadra [[Arcadio Venturi]], sorge un diverbio culminato con il lancio di una scarpa sulla faccia di un dirigente di riguardo, il dottor Campilli, figlio di un ministro. Bronée viene messo fuori, ponendo così termine alla sua avventura romanista.