Wunderkammer: differenze tra le versioni

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Straordinariamente desiderabili apparivano i "naturalia" e gli "artificialia" provenienti da paesi lontani, al di là dai mari.
 
Ma non erano solo questi gli oggetti degni di far bella mostra di sé in una ''wunderkammerWunderkammer'': ve ne erano altri, come libri e stampe rare, raccolte di foglie essiccate, quadri, cammei, filigrane, collane di perle e coralli, vasi, [[archeologia|reperti archeologici]], monete antiche, tutti articoli che incrementavano un commercio che era rivolto a soddisfare le esigenze del collezionismo e che non di rado traeva sostentamento dalle falsificazioni.
 
Poiché però tutti questi oggetti avevano un prezzo ingente, possedere una ''wunderkammerWunderkammer'' degna di essere mostrata agli amici e ad illustri visitatori non era un fatto molto comune: generalmente averne una era appannaggio di re e nobili, di emeriti scienziati e di uomini dotti e ricchi, di conventi e monasteri. Questi ultimi erano stati sin dal loro primo apparire, non solo luoghi destinati ad accogliere i religiosi, ma anche fari di civiltà e custodi della cultura.
 
Nelle [[Abbazia|abbazie]] frequentemente vi erano biblioteche che ospitavano libri rari e ''wunderkammernWunderkammern'' dove si potevano trovare di preferenza oggetti che erano argomenti di studio per gli scienziati, o manoscritti di opere ormai introvabili altrove e persino qualche [[papiro]] [[egitto|egiziano]].
 
I monasteri, poi, ricevevano donazioni, eredità, ''[[ex voto]]'' offerti in cambio delle grazie ottenute. L'accumularsi di "naturalia" e "artificialia" nelle ''wunderkammernWunderkammern'' diede luogo, in un certo momento, verso la fine del [[XVIII secolo]], alla costituzione di veri e propri musei, allorché i monaci delle abbazie o i possessori privati di camere delle meraviglie decisero di ordinare e catalogare la quantità incredibile del materiale raccolto e di consentirne, sia pure con molta iniziale cautela, la fruizione al pubblico.
 
''Wunderkammern'' famose furono quelle di [[Rodolfo II d'Asburgo]] ([[1552]]-[[1612]]), di [[Federico Augusto il Forte]], principe elettore e re di [[Polonia]] ([[1679]]-[[1733]]), di cui esiste ancora la "[[Grünes Gewolbe]]" o [[Cripta Verde]] a [[Dresda]], di [[Anna Maria Luisa de' Medici]] ([[1667]]-[[1743]]), la ''[[Camera dell'arte e delle curiosità]]'' di [[Ferdinando II d'Asburgo]] e, fra le abbazie, la ''wunderkammerWunderkammer'' del [[Monastero di San Martino delle Scale]] vicino [[Palermo]], che, nei primi decenni del [[XVIII secolo]], si trasformò in museo per poi venire smembrato nella seconda metà del [[XIX secolo]].
 
==Voci correlate==