Operazione Cerberus: differenze tra le versioni

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maschile e invariante http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/cacciatorpediniere.shtml
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|comandante1 =[[Immagine:War Ensign of Germany 1938-1945.svg|20px|border|]] [[Otto Ciliax]]
|comandante2 =[[File:Naval Ensign of the United Kingdom.svg|20px|border]] [[Bertram Ramsay]]
|effettivi1 =2 [[nave da battaglia|navi da battaglia]]<br>1 [[incrociatore pesante]]<br>6 [[cacciatorpediniere|cacciatorpedinieri]]<br>14 [[torpediniere]]<br>26 [[S-boote (motosilurante)|motosiluranti]]<br>176 [[bombardieri]]</br>252 caccia
|effettivi2 =6 cacciatorpediniericacciatorpediniere<br>3 cacciatorpediniere di scorta</br>32 motosiluranti<br>675 aerei
|perdite1 =1 nave da battaglia gravemente danneggiata<br>1 nave da battaglia danneggiata lievemente<br>2 torpediniere leggermente danneggiate</br>17 aerei abbattuti<br>13 morti<br>2 feriti
|perdite2 =1 cacciatorpediniere gravemente danneggiato<br>42 aerei abbattuti<br>40 morti e dispersi<br>21 feriti
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La prima reazione britannica si ebbe solo verso mezzogiorno: quando le navi tedesche si trovarono a transitare per lo [[stretto di Dover]], le [[Artiglieria costiera|batterie costiere]] schierate intorno a [[Dover]] aprirono il fuco, sparando una trentina di proiettili di grosso calibro ma non colpendo nessuna nave. Poco dopo, mentre la squadra stava transitando nel braccio di mare tra [[Ostenda]] e l'angolo sud-est dell'Inghilterra, venne attaccata da alcune motosiluranti britanniche; il fuoco delle navi tedesche impedì loro di avvicinarsi troppo, e nonostante il lancio di numerosi [[siluro|siluri]], nessuna nave tedesca venne colpita. Alle 12:45, sei [[aereosilurante|aereosiluranti]] [[Fairey Swordfish]] si avvicinarono per tentare di colpire le navi tedesche; nonostante la protezione fornita loro da dieci Spitfire, i lenti Swordfish vennero tutti abbattuti dai caccia tedeschi che proteggevano le navi di Ciliax, senza riuscire a mettere a segno alcun colpo.
 
Alle 14:30, mentre la squadra transitava davanti alla costa della [[Zelanda (Paesi Bassi)|Zelanda]], lo ''Scharnhorst'' urtò una mina, riportando danni allo scafo e alle eliche. La nave fu costretta a procedere a velocità ridotta e a staccarsi dal resto della squadra; Ciliax lasciò la nave e si trasferì sul cacciatorpediniere ''Z-29''. I britannici proseguirono gli attacchi aerei impiegando i bombardieri leggeri [[Bristol Beaufort]] e medi [[Lockheed Hudson]], ma le condizioni meteo, i caccia tedeschi e il fuoco della contraerea impedirono loro di arrecare danni alle navi tedesche, mentre numerosi aerei britannici vennero abbattuti. Le uniche navi britanniche presenti nella Manica e pronte per un'azione immediata erano una squadra di sei vecchi cacciatorpediniericacciatorpediniere di [[Classe Hunt (cacciatorpediniere)|Classe Hunt]] al comando del Viceammiraglio [[Bertram Ramsey]]; nonstantenonostante la loro netta inferiorità, vennero subito inviati ad intercettare la squadra tedesca. Alle 15:17 il cacciatorpediniere di testa, il ''Campbell'', avvistò le navi tedesche che procedevano affiancate: tre cacciatorpediniere si lanciarono verso la ''Gneisenau'' e altri tre verso il ''Prinz Eugen''. Le navi britanniche vennero accolte da un intenso fuoco proveniente dalle batterie secondarie della navi principali: lo ''Gneisenau'' colpì per tre volte il cacciatorpediniere ''Worcester'', distruggendo la sala macchine e riducendolo ad un rottame galleggiante, poi rimorchiato in porto da una nave di salvataggio; gli altri cacciatorpediniere si dileguarono tra i banchi di nebbia, senza essere riusciti a recare danno alle navi tedesche.
 
I bombardieri britannici continuarono ad attaccare le navi tedesche per tutto il pomeriggio, ma senza risultati apprezzabili. Alle 19:55, quando il sole stava ormai tramontando, la ''Gneisenau'' urtò una mina al largo delle [[isole Frisone]]: la nave fu costretta a procedere a velocità ridotta, ma i danni furono lievi; poco dopo, lo ''Scharnhorst'', che procedeva separato dal resto della squadra, urtò una seconda mina: dopo tre ore di lavoro i tecnici poterono rimettere in sesto la nave, che proseguì alla velocità di dodici nodi verso la Germania.