Diritto all'acqua: differenze tra le versioni

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La sesta sessione del [[Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite]], riunita a settembre 2007, ha discusso un nuovo studio dell'Ufficio dell'[[Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani]] sull'obbligo di considerare nel novero dei diritti umani l'accesso all'acqua potabile e l'uso di servizi igienici.
 
In Italia, negli studi giuridici, si è affermata da alcuni anni una dottrina civilistica, che ha teorizzato il carattere extramercatorio del bene giuridico acqua, che dunque pur rimanendo oggetto di contratti commerciali non è sottoposto alle stesse regole di mercato degli altri beni di consumo ([[Alberto Maria Gambino]], professore ordinario di Diritto privato nell'[[Università Europea di Roma]]). Più di recente, cheè hastata teorizzatoproposta illa caratterequalificazione extramercatoriodell'acqua delcome bene giuridicocomune acquadi rilevanza costituzionale, chedestinato dunquedall'ordinamento puralla rimanendorealizzazione oggettoprioritaria di contrattiinteressi commercialiesistenziali nondella èpersona sottopostoumana. alleIn stessequesta regoleprospettiva, dilo mercatostudio deglidella altriconformazione benidei dimodi consumo.<ref>[http://www.labsus.org/index.php?option=com_content&task=view&id=81&Itemid=27del Lagodimento recensionemette in evidenza la tendenza alla massimizzazione dell'operaaccessibilità suldel sitobene die Labsusla determinazione normativa della sua destinazione funzionale (Gabriele Carapezza Figlia, Laboratorioricercatore perdi laDiritto Sussidiarietà]</ref>privato nell'Università di Salerno).
 
==Note==