Claude Monet: differenze tra le versioni

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Il [[24 maggio]] [[1860]] Monet pubblicò nella rivista «Diogène» la sua ultima caricatura, quella di Lafenière, un noto attore dell'epoca, e in ottobre venne chiamato a prestare il servizio militare, che sarebbe dovuto durare sette anni, a meno che, secondo la legislazione francese del tempo, non si trovasse un sostituto che intendesse svolgerlo al suo posto. Arruolato nel Reggimento dei Cacciatori d'[[Africa]], di stanza ad [[Algeri]], rimase affascinato dalla luce e dai colori di quei luoghi.<ref>L. Rossi Bortolatto, ''op. cit.'', p. 83.</ref>
 
Ammalato, nel [[1862]] tornatornò in licenza di convalescenza anella sua casa di Le Havre e qui dipingeriprese a dipingere insieme con il suo maestro Boudin e con [[Johan Barthold Jongkind]], appena conosciuto casualmente. ImportantePer èMonet perfu Monetimportante l'esempio di questo pittore olandese che, all'aperto, si limitalimitava a riprodurre il paesaggio in schizzi e acquerelli, per poi definirli sulla tela nellonel suo studio, conservando tuttavia la freschezza della prima osservazione e un vivo senso del colore.
 
Monet non amaamava e non s'interessainteressava ai classici dell'arteesempi della pittura, tanto da non entrare quasi mai al [[Louvre]];: la sua cultura artistica èera e rimase limitata, ma trasformaegli quelcompensava che dovrebbe essere unquell'apparente difetto nel vantaggio di poter guardare alla natura - l'unica fonte della sua ispirazione - senza precostituite impalcature mentali, abbandonandosi all'istinto della visione che, quando è immediata, ignora tanto il rilievo e il chiaroscuro degli oggetti, quantoche ilsono chiaroscuro,invece il fruttorisultato dell'applicazione al disegno di scuola;. purPur ammirando i realisti come [[Corot]] e Courbet, non li imitaimitava; eliminando la plasticità delle cose, leMonet rappresentasi sforzava di rappresentarle nell'immediatezza del fissarsi della loro apparenzaimmagine sullanella [[retina|rètina]] dell'occhio, nel loro primo apparire alla [[coscienza]]: e l'apparenza della cosa non è più la [[realtà]] della cosa.
 
Il padre, intanto, riesce a pagare chi sostituisca nel servizio militare il figlio, che così torna a Parigi, a studiare nell'atelier di [[Charles Gleyre]], un pittore neoclassico, frequentato anche da [[Renoir]], [[Sisley]] e [[Frédéric Bazille|Bazille]]. È di quest'anno il suo primo dipinto importante, i ''Trofei di caccia'', al d'Orsay di Parigi, una natura morta che guarda alla classica pittura olandese; anche nella ''Fattoria normanna'', del [[1863]], è rilevante l'influsso della pittura olandese, oltre all'esempio di Boudin e Jongkind.