Onciale: differenze tra le versioni
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A partire della metà del [[IV secolo]] si assistette a una separazione, tutto sommato poco marcata, tra la capitale lapidaria e quella utilizzata per i libri, termine con il quale venivano designati i documenti pubblici e non quelli privati, che erano scritti con diversi caratteri che, comunque, tendevano, più o meno, verso il corsivo. I tratti più interessanti riguardavano poco le lettere; allo stesso modo dell'onciale latina, le linee diritte avevano la tendenza a curvarsi, il che permetteva di scrivere più facilmente sulla pergamena. In particolare:<ref>Per ragioni di compatibilità con le politiche dei caratteri correnti si è scelto di rappresentare le lettere greche con dei caratteri tratti dal cirillico.</ref>
* la lettera sigma assunse la forma detta [[Sigma (lettera greca)#Grafia|sigma lunato]]: Σ → С
* l'epsilon si curvò (epsilon lunato): Ε → Є
* l'omega prese la forma che porterà alla nascita della minuscola
Riguardo alle altre lettere, si nota, come per la latina, una irregolarità nell'altezza (che si presentava soprattutto con il superare la linea di base) e una semplificazione crescente nel tratto di alcune lettere, come la Α che, all'inizio, era vicina al modello lapidario e che, poco a poco, era divenuta simile alla ''A'' onciale latina, il Ξ, nel quale i tre trattini si univano, o ancora la Λ, nella quale l'asta sinistra si accorciava. Le ultime due sono alle volte simili alle attuali minuscole λ e ξ (minuscole che sono debitrici di un miscuglio di forme che si estende su più di due millenni).
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*{{de}} Hans Butzmann, ''Corpus Agrimensorum Romanorum. Codex Arcerianus A der Herzog-August Bibliothek zu Wolfenbüttel (Cod. Guelf. 36.23 A)'', Lugdunum Batavorum 1970 (Codices Graeci et Latini photographice depicti. 22).
* [[Guglielmo Cavallo]], ''Ricerche sulla maiuscola biblica'', Firenze 1967.
* Guglielmo Cavallo u. F. Magistrale, ''Libri e scritture del diritto nell'età di Giustiniano'' in ''Il mondo del diritto nell'epoca giustinianea. Caratteri e problematiche'', Bologna 1986, pp.
* Émile Châtelain, ''Uncialis scriptura codicum latinorum, novis exemplis illustrata'', 2 voll., Parigi 1901.
*{{en}} Nicolete Gray, ''A History of Lettering. Creative Experiment and Letter Identity'', Oxford 1986.
*{{fr}} Charles Higounet, ''L'écriture'', Presses universitaires de France, collezione "Que sais-je ?", numero 653, Parigi, 1955, 2003<sup
*{{fr}} Jean Irigoin, "Trois millénaires d'écriture grecque" in ''Du signe à l'écriture'', numero speciale della rivista ''Pour la science'', ottobre/gennaio 2002.
*{{en}} Paul Mayvaert, ''Uncial letters. Jerome's Meaning of the Term'' in ''The Journal of theological Studies'' n.s. 34 (1983), pp.
* [[Armando Petrucci]], ''L'onciale romana. Origini, sviluppo e diffusione di una stilizzazione grafica altomediovale (sec. VI-IX)'' in ''Studi Medievali'', Ser. 3, 12 (1971), pp.
*{{fr}} [http://www.archivi.beniculturali.it/Biblioteca/indexSteffens.html Franz Steffens, ''Paléographie latine'', Honoré Champion, Parigi, 1910]
*{{de}} Jan-Olof Tjäder, ''Der Ursprung der Unzialschrift'' in ''Basler Zeitschrift für Geschichte und Altertumskunde'' 74,1 (1974), pp.
==Voci correlate==
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