Assedio di Dresda: differenze tra le versioni

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L''''assedio di Dresden''' ebbe luogo nel luglio [[1760]] durante la [[guerra dei sette anni]] quando i [[Prussia|prussiani]] guidati da [[Federico II di Prussia]] cercarono invano di assediare la città di [[Dresda]] in [[Principato Elettorale di Sassonia|Sassonia]]. Federico aveva precedentemente occupato Dresda nel [[1756]] durante la sua invasione della Sassonia, che aveva causato la scoppio della guerra. Nel [[1759]] la città era stata ripresa dalle forze guidate dagli austriaci. Federico a questo punto, mirava a riaffermare il controlla sulla Sassonia che rientrava nelle sue mire espansionistiche territoriali. L'esercito prussiano raggiunse la periferia di Dresda il 13 luglio, seguiti a breve distanza da un [[corpo d'armata]] austriaco al comando del [[feldmaresciallo]] [[Franz Moritz von Lacy]]. Le forze di Federico attraversarono il fiume [[Elba]]ed invasero i sobborghi della città portando dei cannoni per colpire all'interno delle mura cittadine<ref>Szabo p.282</ref>. Federico venne accusato di colpire deliberatamente zone della città interamente abitate dalla popolazione civile<ref>Childs p.168</ref>. Avendo deciso di muoversi e di affrontare l'esercito di [[Leopold Joseph Daun]], Federico abbandonò il tentativo di ri-occupare la città. Il grandi danni provocati alla città e la distruzione indiscriminata danneggiarono ulteriormente la reputazione del sovrano prussiano in gran parte dell'Europa. In particolare la distruzione dei giardini dell'[[elettorato di Sassonia]] a [[Pirna]] in seguito all'assedio, attirò delle critiche<ref>Dull p.182</ref>.
 
== Note ==