Inceneritore: differenze tra le versioni
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Gli '''inceneritori con recupero energetico''', o anche '''termovalorizzatori''', sono impianti che utilizzano rifiuti (generalmente i [[rifiuti solidi urbani]], che trattati adeguatamente vengono definiti [[CDR]], ovvero ''combustibile derivato dai rifiuti'') come [[combustibile]] per produrre [[calore]] o [[energia]]. Si tratta quindi di vere e proprie [[Centrale elettrica|centrali elettriche]].
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In [[Italia]] il termine ''inceneritore'' ha assunto nel tempo un carattere negativo, a causa del fatto che i primi inceneritori erano fortemente inquinanti. Le innovazioni tecnologiche susseguitesi nel corso di oltre vent'anni hanno modificato la tipologia di incenerimento e cambiato la parcellizzazione dei gas e delle polveri emesse, ed infatti nelle altre nazioni [[Europa|europee]] (ad esempio nei paesi nordici, spesso considerati progrediti per quanto riguarda la sensibilità alle tematiche ambientali) il termine ''termovalorizzatore'' non esiste, e si continua ad usare il termine ''inceneritore''. Il termine ''termovalorizzatore'' viene criticato, perché secondo alcuni servirebbe a nascondere il fatto che l'impianto si basi di fatto sull'utilizzo di un inceneritore. La stessa normativa italiana in materia non usa il termine "termovalorizzatore", bensí quello di "inceneritore", che del resto è piú preciso perché questo strumento si differenzia da altre tecniche di recupero di energia da rifiuti per il fatto che dà come prodotto finale della cenere, per l'appunto.
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