Fractional Orbital Bombardment System: differenze tra le versioni
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*'''Veicolo di rientro OGCh''' ('''8F021'''). Questo veicolo, di forma [[cono (solido)|conica]], aveva una sezione con la strumentazione, contenente un sistema di navigazione inerziale ed un [[radar]] altimetrico. Grazie al radar, era possibile misurare l’altitudine dell’orbita e determinare in modo automatico le modalità di rientro del veicolo, interrompendo le manovre orbitali. L’impianto propulsivo era costituito da un [[retrorazzo]] '''Yangel RD-854''' a [[propellente]] liquindo, con una singola [[camera di combustione]]. La manovrabilità era garantita da quattro [[ugello di scarico|ugelli]] sui lati del motore principale, che utilizzavano i gas di scarico. La testata nucleare aveva una potenza dichiarata di 5 [[megatone|megatoni]], anche se gli esperti occidentali la ritenevano meno potente (da uno a tre megatoni). La massa di un OGCh era di 1.700 kg, ed i valori orbitali tipici erano [[perigeo]] 139 km, [[apogeo]] 279 ed [[inclinazione]] 49,6 [[grado (unità di misura)|gradi]].
Il missile era in grado di colpire praticamente qualunque obiettivo in ogni direzione: infatti, la testata nucleare poteva essere “lanciata” ad una distanza di 40.000 km, con un [[Probabilità di errore circolare|CEP]] compreso tra i 1.100 (fonti sovietiche) ed i 5.500 (stime occidentali) [[metro|metri]].
==Funzionamento==
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