Francobollo: differenze tra le versioni
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→Tipologie del francobollo in base all'uso: doverose precisazioni sul corso legale dei francobolli |
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I valori indicati nelle scale dell'odontometro rappresentano un rapporto matematico di 20/n dove "20" sono i millimetri presi in considerazione sul francobollo ed "n" indica l'esatta distanza fra i centri di due perforazioni.
===La stampa===
Esistono varie tecniche di stampa per la creazione di un francobollo "ordinario", inteso come stampato su carta e gommato sul retro. Tra esse la [[calcografia]], la [[rotocalcografia]] che è una evoluzione della precedente con macchine [[rotativa|rotative]] perfezionata già nel [[1846]]<ref>Philip B. Meggs, ''A History of Graphic Design'' (terza edizione), John Wiley & Sons Inc., 1998, p.147 ISBN 9780471291985 </ref> e brevettata nel [[1847]]<ref>[http://www.google.com/patents?vid=5199 Brevetto 5199 del 24 luglio 1847].</ref>, come nella stampa di giornali e riviste. Inoltre abbiamo la [[stampa offset]], la [[flexografia]], la [[Litografia (arte)|litografia]] affiancata in tempi moderni dalla [[fotolitografia (arte)|fotolitografia]]. Tutte queste tecniche hanno avuto la loro attuazione tramite le varie stamperie private o nazionali. Tra le private, un posto di rilievo tocca alla inglese Thomas de la Rue, già citata nelle sezioni precedenti, e la svizzera Müller, mentre tra quelle di stato abbiamo da lungo tempo l'[[Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato]], presente con nome diverso già dal Regno d'Italia, l'austriaca ''Österreichische Staatsdruckerei''.
==Tipologie del francobollo in base all'uso==
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