Papa Pio XII: differenze tra le versioni
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Consapevole dei benefici apportati dal [[progresso]], ma anche dei pericoli insiti in esso, aggravati dall'instabilità della situazione internazionale dovuta alla [[guerra fredda]], Pio XII era convinto che la vera pace avrebbe potuto scaturire solo da un nuovo ordine cristiano del mondo. Un tale ordine gli sembrava minacciato dalla perdita del senso di responsabilità individuale, schiacciato dalla [[massificazione]] sociale, in cui ognuno era come diventato una semplice ruota di organismi privi di [[consapevolezza]], e in cui la [[libertà]] risultava dunque svuotata: {{Quote|È però un fatto doloroso che oggi non si stima e non si possiede più la vera libertà. [...] Questa è la condizione dolorosa, la quale inceppa anche la Chiesa nei suoi sforzi di pacificazione, nei suoi richiami alla consapevolezza della vera libertà umana [...] Invano essa moltiplicherebbe i suoi inviti a uomini privi di quella consapevolezza, ed anche più inutilmente li rivolgerebbe ad una società ridotta a puro automatismo. Tale è la purtroppo diffusa debolezza di un mondo che ama di chiamarsi con enfasi "il mondo libero". Esso si illude e non conosce se stesso.|[[Radio (elettronica)|Radiomessaggio]] di Pio XII del Natale [[1951]]<ref>[http://www.30giorni.it/it/articolo_stampa.asp?id=418 Il testo del radiomessaggio]</ref>}}
La salute di Pio XII si aggravò durante la fine del decennio: fu afflitto per molto tempo da un [[singhiozzo]] continuo, dovuto forse ad una [[gastrite]]. Poi, nel [[1956]], una [[malattia]] lo portò in fin di vita ma sopravvisse. {{cn|Secondo alcune testimonianze, durante la malattia ebbe un'[[apparizione]] di [[Cristo]] che lo avrebbe miracolosamente guarito}}. ''[[L'Osservatore Romano]]'' confermò la notizia dell'apparizione.
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