Matteo Ferchio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 25:
Entrò nel prestigioso Collegio San Bonaventura a Roma nel 1608, dove conseguì il dottorato nel 1611. Fu reggente dello ''Studium'' di Rimini (1611-1617), poi presso il convento di [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari|Santa Maria Gloriosa dei Frari]] a Venezia (1617). Lo stesso anno, il Ministro generale [[Giacomo Montanari]] da [[Bagnocavallo]] lo prese con sé quale compagno di viaggio a nord delle [[Alpi]]. Nel 1618 fu eletto Ministro provinciale della [[Borgogna]], ma continuò a viaggiare con il Ministro generale, lasciando un commissario a [[Digione]] ed ha partecipato alla ricognizione del corpo di [[Duns Scoto]], il 6 gennaio 1619.
 
Successivamente divenne Reggente dello ''Studium'' di Bologna (1620-1623). Maestro dell'ordine (1623-1625), egli ha partecipato attivamente alla stesura di nuove Costituzioni, è stato infine chiamato nel 1629 come professore di metafisica ''in via Scoti'' presso l'[[Università di Padova|Università degli Studi di Padova]], come successore [[Ottaviano Strambiati]] di [[Ravenna]]. Nel 1631 fu promosso alla cattedra di teologia della medesima Università, succedendo a [[Filippo FabbriFaber]].
 
Rimase a Padova fino alla sua morte, avvenuta l'8 settembre 1669, insegnando teologia fino al 1665. Figura influente e di grande prestigio, si distinse in una dura polemica con [[Bartolomeo Mastri]] e [[Bonaventura Belluto]], suoi confratelli, circa l'interpretazione di alcuni punti della dottrina di [[Duns Scoto]].