Giansenismo: differenze tra le versioni

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Il '''Giansenismo''' è una dottrina elaborata da [[Giansenio]] nel [[XVII secolo]], la quale è ritenuta [[eresia|eretica]] dalla [[Chiesa Cattolica]].
 
La risposta cattolica a tale dottrina e spiritualità venne con il [[culto]] del [[Sacro Cuore di Gesù]], il quale riportò l'attenzione dei cristiani sull'importanza dell'umanità di [[Cristo]] e sulla misericordia del Signore. Tale culto giunse alla sua forma attuale attraverso le apparizioni di Cristo a [[Margarita Maria Alacoque|Santa Margarita Maria Alacoque]], [[monaca]] di [[clausura]] [[Francia|francese]] del convento della [[Visitazione]] di [[Paray-le-Monial]], negli anni attorno al [[1863]].
 
== Dottrina ==
 
La dottrina del giansenismo ritiene che l’uomo sia corrotto dalla [[concupiscenza]] e quindi destinato a fare il [[male]].
 
Questa corruzione viene trasmessa ereditariamente.
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Senza la grazia di [[Dio]], l’uomo non può far altro che [[peccato|peccare]] e disobbedire alla sua volontà.
 
Dio, all’atto della [[creazione]], aveva dotato l’uomo della ''grazia sufficiente'' ma questi l’aveva persa con il [[peccato originale]]. Allora Dio ha deciso di donare una ''grazia efficace'' agli uomini da lui [[predestinazione|predestinati]], resi giusti dalla [[fede]] e dalle opere.
 
Per quanto riguarda il rapporto fra la grazia divina e il [[libero arbitrio]] dell’uomodell’[[persona umana|uomo]], argomento su cui all’epoca di disputava aspramente, il Giansenismo, influenzato dal [[Baianismo]] (dottrina di Baio, cioè [[Michel de Bay]]) cercava una via equidistante fra il [[cattolicesimo]] e il [[protestantesimo]], asserendo che, con il conferimento della grazia, questa si compenetra alla volontà, la quale non è più umana ma diventa divina.
 
La [[teologia]] giansenista si riflette in una [[morale]] austera e rigorosa.
 
== Storia ==
Il fondatore della dottrina giansenista è considerato [[Giansenio]]  (Cornelius Otto Jansen, [[1585]] - [[1638]]), [[Teologia|teologo]] [[Olanda|olandese]] e vescovo. Il primo propagatore del Giansenismo non fu tuttavia Giansenio, il quale non pubblicò quanto aveva elaborato, ma un suo amico e collaboratore: [[Jean Du Vergier de Hauranne]]. Costui si avvalse della sua posizione di [[abate]] di Saint Cyran per divulgare questa dottrina a partire dal [[1640]].
 
La Chiesa Cattolica riconobbe l’[[eresia]] fin dal [[1641]] e si mise subito all’opera per contrastarla.