Basilica di Santa Croce: differenze tra le versioni
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Ma ben più importanti sono gli affreschi nelle due successive cappelle a destra, la [[Cappella Peruzzi]] e la [[Cappella Bardi]], entrambe decorate da [[Giotto]] tra il [[1320]] e il [[1325]]. Nella prima sono raffigurate le ''Storie di San Giovanni Battista'' e quelle di ''San Giovanni Evangelista'', mentre in quella Bardi le ''Storie di san Francesco''. Entrambi i cicli di affreschi furono eseguiti in tarda età dal maestro rinnovatore dell'arte occidentale e rappresentano una ''summa'' della sua opera pittorica e un testamento artistico, che molto influenzerà le generazione successiva dei pittori fiorentini (per esempio [[Domenico Ghirlandaio]] 150 anni dopo si rifece ancora agli schemi della Cappella Bardi per creare le scene francescane della [[Cappella Sassetti]] in [[chiesa di Santa Trinita|Santa Trinita]]). I particolari che rivelano la mano del maestro sono la straordinaria spazialità, resa con grande padronanza della disposizione delle figure nella scena e la resa drammatica della narrazione sottolineata dall'espressività dei personaggi. Per esempio nella scena della ''Morte di San Francesco'' i confratelli del Santo si disperano davanti alla salma distesa, con gesti ed espressioni incredibilmente realistici.
La vetrata della cappella Bardi, disegnata da [[Jacopo del Casentino]], proviene dalla vicina [[Cappella Velluti]].
Le altre tre cappelle di destra sono: la Cappella Giusti, con le tombe di [[Giulia Bonaparte]] (opera di [[Luigi Pampaloni]]) e di [[Carlotta Bonaparte]] (con busto di [[Lorenzo Bartolini]]); la Cappella Riccardi, che conserva il busto-reliquiario in argento della [[Beata Umiliana de' Cerchi]] e affreschi sulla volta e sulle lunette di [[Giovanni da San Giovanni]] e tre tele della fine del Cinquecento/inizio del Seicento: a destra l<nowiki>'</nowiki>''Estasi di San Francesco'' di [[Matteo Rosselli]], sull'altare il ''Ritrovamento dell Croce'' di [[Giovanni Bilivert]] e sulla parete sinistra l<nowiki>'</nowiki>''Elemosina di San Lorenzo'' di [[Domenico Passignano]]; la [[Cappella Velluti]], con affreschi trecenteschi di autore ignoto e un polittico sull'altare di [[Giovanni del Biondo]] con [[predella]] di [[Neri di Bicci]].
Sempre a destra, alla testata del transetto, si trova la [[cappella Baroncelli]], composta da due campate (una ampia la metà dell'altra) e affrescata da [[Taddeo Gaddi]] con ''Storie della Vergine'' ([[1332]]-[[1338]]), dove il grande discepolo di Giotto condusse i suoi studi sulla luce (con la prima raffigurazione pervenutaci di una scena notturna nell'arte occidentale) e autore anche dei disegni per la vetrata, delle quattro profeti all'esterno e forse anche della pala d'altare, da alcuni attribuita a [[Giotto]]. Sulla parete destra si trova una ''Madonna della cintola'', affrescata da [[Sebastiano Mainardi]]. Alla famiglia Baroncelli apparteneva la tomba gotica posta sulla parete esterna, opera di [[Giovanni di Balduccio]] del [[1327]], lo stesso autore delle statuette dell'[[Arcangelo Gabriele]] e dell'Annunziata sui pilastri dell'arcata. La scultura della ''Madonna col bambino'' dentro la cappella è di [[Vincenzo Danti]] ([[1568]])
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